Il Castello delle Cerimonie resta aperto fino a gennaio 2026: slitta ancora la chiusura de La Sonrisa

Il Castello delle Cerimonie non chiuderà ancora, almeno per il momento: il Tar della Campania ha rinviato al 29 gennaio 2026 la chiusura de La Sonrisa, che dunque potrà continuare a svolgere la propria attività. La Settima Sezione del Tar della Campania, a cui si è rivolta la famiglia Polese, ha preso la decisione di slittare il tutto a sei mesi questa mattina. La sindaca di Sant'Antonio Abate, Ilaria Abagnale, ha spiegato che: "Si tratta di un provvedimento giudiziario che non va commentato, ma va rispettato. I giudici avranno altro tempo a disposizione per valutare correttamente l'iter amministrativo intrapreso dai nostri uffici con il massimo della trasparenza e della condivisione istituzionale".
La confisca della struttura è, infatti, ormai definitiva. Era stata disposta per il reato di lottizzazione abusiva: tre consulenti (due esperti in urbanistica, uno in geologia) stanno cercando di dimostrare all'autorità giudiziaria che non vi sarebbe stato né pregiudizio per l'ambiente o il paesaggio né tantomeno trasformazione del territorio attraverso gli interventi edilizi contestati. Ma l'iter giudiziario prosegue: ad aprile, davanti la Corte di Appello di Roma, è arrivata anche la richiesta di cancellazione della confisca, presentata da Concetta Polese. Non ci sarà, ovviamente, il seguito del programma televisivo che ha reso famosa La Sonrisa: al momento, le attività di svolgeranno regolarmente fino al 29 gennaio 2026, ma senza riprese televisive.
Il mâitre Ferdinando Romeo e il cameriere di sala Gaetano Davide, due dei lavoratori più noti de La Sonrisa, attraverso Fanpage.it si erano fatti portavoce della preoccupazione di oltre cento dipendenti (che con l'indotto sarebbero, spiegano, almeno il doppio) per il timore di chiusura dell'attività. "Sarebbe una bomba sociale, chiediamo solo una cosa: dateci la possibilità di andare avanti, di lavorare come abbiamo sempre fatto, con qualità, eccellenza e disponibilità", avevano detto qualche mese a Fanpage.it, spiegando che il piano sarebbe quello di dare la possibilità ai dipendenti di costituirsi in cooperativa capace di far funzionare in tutto e per tutto le attività della struttura, divenuta popolarissima grazie al reality show televisivo "Il Castello delle Cerimonie".