video suggerito
video suggerito

Il bimbo di 9 mesi al Santobono ancora in pericolo di vita. Ipotesi “sindrome da scuotimento”

Restano critiche le condizioni del bambino di 9 mesi ricoverato al Santobono di Napoli; il piccolo ha diverse fratture e gravissime lesioni cerebrali la cui origine non è ancora certa.
A cura di Nico Falco
1 CONDIVISIONI
Immagine di repertorio
Immagine di repertorio

Le lesioni cerebrali riscontrate sul bambino di 9 mesi ricoverato al Santobono di Napoli potrebbero essere riconducibili ad una "sindrome da scuotimento": il piccolo di Vibonati (Salerno) potrebbe essere stato scosso nel tentativo di farlo smettere di piangere, causando involontariamente i gravissimi danni. Si tratta, al momento, soltanto di una delle ipotesi al vaglio per ricostruire quello che è accaduto al bambino, trasportato d'urgenza nell'ospedale napoletano da quello di Sapri ed ancora ricoverato in condizioni che i medici definiscono estremamente gravi. Sulla vicenda indagano i carabinieri.

Il piccolo ricoverato in condizioni critiche

Il bambino, è emerso nelle scorse ore, era stato già portato in ospedale a Sapri il 28 maggio, ma era stato dimesso subito dopo. Secondo la madre, che lo ha scritto in un post su Facebook, gli era stato dato soltanto dell'antibiotico. Qualche giorno dopo, il nuovo ricovero, quindi il trasferimento al Santobono d'urgenza in eliambulanza. I medici dell'ospedale napoletano hanno appurato che aveva diverse fratture, probabilmente risalenti a tempi diversi: quelle alle costole erano già in avanzato stato di guarigione, mentre una più recente è stata rilevata a un femore.

A destare maggiore preoccupazione, però, sono le lesioni cerebrali, che hanno reso necessari due interventi chirurgici per la stabilizzazione, uno all'arrivo e l'altro ieri mattina, quindi poche ore dopo, per via dell'edema cerebrale. Oggi le condizioni del piccolo restano critiche, è ancora in pericolo di vita. La prognosi resta quindi riservata. Si dovrà attendere le prossime ore per valutare l'evoluzione dello stato di salute e la risposta alle terapie.

Giuseppe Cinalli, primario di Neurochirurgia del Santobono di Napoli, pur sottolineando che è ancora presto per stabilire l'origine delle lesioni, e che saranno necessari esami specialistici approfonditi, ha spiegato che "le fratture ossee, in genere, vengono considerate provocate da traumi diretti. Non ci sono, invece, segni di traumi diretti sul cranio. I genitori del piccolo non hanno riferito alcun trauma o caduta". In merito al ricovero del 28 maggio nell'altro ospedale, Cinalli ha aggiunto che, a quanto risulta, il bimbo era arrivato con un gonfiore all'altezza del femore.

Cosa è la sindrome da scuotimento

La "sindrome da scuotimento" o "sindrome del bambino scosso" (shaken baby syndrome) consiste, come suggerisce il nome, nel violento scuotimento del bambino. È stata riscontrata nei casi di abusi su minori ma può verificarsi anche per ignoranza sulle conseguenze quando i genitori, o i tutori, provano con queste manovre a placare il pianto.

Con lo scuotimento la testa del bambino, il cui collo e la muscolatura non sono ancora adeguati, viene sottoposta a brusche oscillazioni e rotazioni che possono causare lesioni ed emorragie.

1 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views