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Covid 19

Il bar abusivo che vende cibo e bevande nella zona rossa: la scoperta a Sant’Antimo

Un giovane di 26 anni è stato denunciato per esercizio abusivo dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande, nonché per aver violato le disposizioni anti-Covi. Il 26enne aveva allestito un vero e proprio bar abusivo, una struttura abusiva fatta di legno e lamiere, nel quale vendeva cibi e bevande.
A cura di Valerio Papadia
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Aveva messo in piedi un vero e proprio bar, completamente abusivo, nel quale vendeva cibi e bevande, violando quelle che sono le normative anti-Covid vigenti in Campania, che è in zona rossa per quanto riguarda il rischio di contagio e le restrizioni messe in atto per arginarlo. La scoperta a Sant'Antimo, nella provincia di Napoli, dove i carabinieri della locale tenenza hanno denunciato un giovane di 26 anni del posto per il reato di esercizio abusivo dell'attività di somministrazione di bevande e alimenti. I militari dell'Arma hanno scoperto che il 26enne, in via Solimena, aveva costruito una struttura di legno e lamiere nella quale vendeva, senza alcuna autorizzazione, cibo e bevande: nei confronti del giovane, i carabinieri hanno elevato sanzioni per un totale di 5mila euro, per la somministrazione senza autorizzazioni e per il mancato rispetto delle norme anti-contagio; la struttura trasformata in bar abusivo è stata sottoposta a sequestro penale.

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I controlli delle forze dell'ordine per verificare il rispetto delle norme anti-Covid previste dalla zona rossa sono serrati. Qualche giorno fa, tra Torre Annunziata e Terzigno, ancora nella provincia di Napoli, i carabinieri hanno chiuso tre bar. I gestori dei tre locali commerciali lasciavano che i clienti consumassero cibi e bevande all'interno o nelle aree di pertinenza dell'esercizio, in aperta violazione alle norme anti-Covid, che consentono a bar e ristoranti soltanto asporto e delivery. Per i titolare è scattata la sanzione pecuniaria, nonché la chiusura del locale per cinque giorni, come prescrive la normativa vigente.

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