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I vigili Bruner e Cinque uccisi per difendere i passanti, il figlio: “Ci hanno insegnato a non girarci dall’altra parte”

L’anniversario dei 10 anni della morte del Capitano Francesco Bruner e del Luogotenente Vincenzo Cinque. La commemorazione con i familiari: “Il tempo non cancella le ferite. Vogliamo aiutare chi è in difficoltà a rialzarsi”. Fondata l’associazione “Oltre la violenza”
A cura di Pierluigi Frattasi
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Vincenzo Cinque e Francesco Bruner (a sinistra). La commemorazione oggi con i familiari ( a destra)
Vincenzo Cinque e Francesco Bruner (a sinistra). La commemorazione oggi con i familiari ( a destra)

Era il 15 maggio 2015 quando, in via Napoli a Capodimonte, un tranquillo pomeriggio si trasformò in tragedia. Due agenti della Polizia Locale di Napoli, il Capitano Francesco Bruner e il Luogotenente Vincenzo Cinque, furono uccisi nel tentativo di fermare un uomo che aveva iniziato a sparare all'impazzata dal bancone di casa a seguito di un futile litigio. Nella sparatoria morirono anche altre tre persone. Giulio Murolo, l'infermiere 49enne responsabile della strage, fu arrestato. Quell'episodio, passato alla storia come la strage del Quadrivio di Secondigliano, ha lasciato una ferita profonda e indelebile nella città e nella memoria collettiva. Oggi, 15 maggio 2025, nel decennale di quel drammatico episodio, familiari, istituzioni e scuole si sono riuniti per ricordare i due vigili eroi.

I familiari: "Ci hanno insegnato a non girarci dall'altra parte"

“Dieci anni e… oltre”, un momento di memoria e impegno condiviso, organizzato dalla neonata Associazione “OLTRE la violenza”, fondata dai familiari di Bruner, con la vedova Rosaria Giuliani, Presidente e il figlio Vincenzo Bruner, consigliere, con Sabato Bruner vice-presidente, nata con lo scopo di dare voce al dolore e trasformarlo in azione concreta, in presenza, in ascolto. “Non è soltanto una commemorazione – raccontano i familiari di Bruner – Ma un’occasione per dire ad alta voce che il tempo non cancella le ferite, ma può insegnarci a camminare insieme, più forti e consapevoli che esistono alternative alla violenza. Un giorno per dire che la memoria è una promessa: quella di non voltarsi mai dall’altra parte”.

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Alla cerimonia hanno preso parte anche gli agenti del Fuori Coro, Associazione nazionale di Polizia Locale, che ha consegnato una targa alle famiglie. All'incontro hanno partecipato i familiari di Bruner e Cinque. L'assessore alla Sicurezza del Comune di Napoli, Antonio De Iesu, Il Comandante Generale della Polizia Locale di Napoli, Ciro Esposito, il consigliere comunale Pasquale Esposito, presidente della Commissione Legalità e Polizia Locale, Antonio Troiano, i presidenti della VII e VIII Municipalità, Antonio Troiano e Nicola Nardella.

Rosaria Giuliani, vedova del Capitano Bruner, e presidente dell'Associazione “Oltre la Violenza”:

Oggi 15 Maggio 2025 siamo qui riuniti per commemorare i nostri cari Francesco Bruner e Vincenzo Cinque che 10 anni fa sacrificarono la loro vita per salvare vittime innocenti da una furia omicida, da una violenza inaudita scaturita da un banale litigio in ambito familiare e per annunciare la nascita dell’associazione “OLTRE la violenza”. Lo scopo dell’associazione è far sì che chi sia vittima di violenza subendo un dolore così grande abbia la spinta ed il supporto necessario per potersi rialzare. Vogliamo noi essere la voce di chi in quel momento è stato annientato, spinto in un baratro dove niente ha più significato. Perché oltre la violenza, oltre il dolore, oltre l’odio, oltre la vendetta, ci sia il perdono, ci sia l’amore, ci sia l’amicizia, ci sia la speranza di una vita vera, dove odio e rancore non la facciano da padrone, una vita in cui questi sentimenti vengano banditi.

Mentre il figlio Vincenzo Bruner, oggi consigliere, spiega:

Così come Franco ed Enzo, Eroi e Medaglie d’Oro al Valor Civile, anche noi nel nostro quotidiano siamo chiamati a vivere nel loro ricordo, attraverso quelle azioni e quei principi che hanno trasmesso a noi figli, mogli, familiari ed amici tutti e che ci consentono di affrontare il presente e guardare oltre. Condivideremo la nostra esperienza, il nostro vissuto con chi vorrà accompagnarci in questo percorso, con tutti i volontari che vorranno affiancarci. Porteremo il nostro messaggio d'amore, di perdono, di sacrificio, di resilienza oltre la sofferenza nelle scuole, nelle piazze, nei palazzi delle istituzioni.

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L’appuntamento per la commemorazione si è tenuto alle ore 10, presso la Sala Consiliare della Municipalità 7, in Piazzetta del Casale. Alle ore 18,30, al Quadrivio di Secondigliano, la celebrazione eucaristica in memoria di tutte le vittime del 15 maggio 2015. Presenti Monsignor Doriano Vincenzo De Luca, Decano del Settimo Decanato, insieme a Don Andrea Adamo, Parroco di Sant’Antonio di Padova, e Don Alessandro Gargiulo, Decano dell’Ottavo Decanato. Interverrà anche l’Avvocato Nicola Nardella, Presidente della Municipalità 8.

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