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“Hanno cercato di occupare casa di papà mentre lui è in ospedale”

Luigi Addattilo, 66 anni, ricoverato in una clinica privata in seguito ad un malore, abita da 30 anni in una casa popolare di corso Marinella. Nel giro di tre giorni, l’uomo ha subito due tentativi di occupazione dell’alloggio di cui è legittimo assegnatario. Il figlio racconta l’orribile esperienza vissuta ai danni del padre.
A cura di Federica Grieco
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Due tentativi di occupazione abusiva in tre giorni. È quanto accaduto a Luigi Addattilo, 66 anni, legittimo assegnatario di un alloggio di edilizia popolare in corso Marianella, area Nord di Napoli, da 30 anni. Ricoverato in una clinica privata, dove sta seguendo un percorso riabilitativo conseguente ad un malore, il 66enne ha scoperto che la sua casa è stata messa completamente a soqquadro in quelli che, con ogni probabilità, sono stati due tentativi di occupazione.

Il primo tentativo di occupazione

A raccontare a Fanpage.it questa storia è Antonio, il figlio. "Lui – racconta Antonio – ha la sua stanza con tutte le sue cose. Avevamo installato una telecamera per controllare che fosse tutto sotto controllo, perché di recente non stava molto bene". Il 30 agosto, però, mentre Luigi era già in ospedale, la telecamera ha smesso di funzionare. "Mia madre ha mandato un messaggio sulla chat di famiglia per segnalare l'accaduto, pensando che fosse mancata la corrente e dicendomi che saremmo poi andati a controllare il giorno successivo". Dal 30 agosto all'1 settembre, però, nessuno dei familiari si reca a casa di Luigi. Ma proprio l'1 settembre Antonio riceve una chiamata dalla sorella: "Erano le 3 del pomeriggio, mi disse che la vicina aveva notato che usciva acqua dall'appartamento di papà".

Antonio e sua sorella si recano quindi in Corso Marinella, dove trovano l'appartamento a soqquadro. Era rimasta soltanto la televisione accesa e il lettino". Il figlio di Luigi racconta che i mobili erano stati completamente smontati e portati in un'altra stanza, ma che al momento del loro arrivo non c'era nessuno in casa. Antonio e sua sorella avvertono immediatamente i carabinieri che giungono sul posto e si preoccupano di far saldare la porta da un fabbro per evitare nuovi tentativi di accesso all'appartamento.

Durante la notte dell'1 settembre, però, Antonio viene avvertito dai vicini di Luigi del fatto che una coppia con un bambino stanno tentando di forzare la porta per entrare. Quando, però, i due figli di Luigi sono giunti sul posto, la famiglia era già scappata. Avvertiti nuovamente i carabinieri, Antonio e la sorella hanno contattato nuovamente il fabbro per cambiare la serratura della porta.

Antonio, però, spiega che non hanno ancora sporto denuncia: "Purtroppo non abbiamo ancora denunciato, perché siamo ancora sotto choc per l'accaduto. Ma stamattina sicuramente procederemo a farlo".

Le occupazioni abusive a Napoli

Ma sono tante le storie di chi, ottenuta l'assegnazione di una casa popolare in maniera legittima, subisce tentativi di occupazione da parte di altri nuclei familiari. Spesso questa pratica viene fatta ai danni di persone anziane o sole ed è incentivata dalla lentezza della macchina burocratica, che riesce a mettere alla porta gli inquilini illegittimi solo dopo molto tempo o, in alcuni casi, mai.

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