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Ha una occlusione intestinale e una peritonite: donna gravissima salvata all’ospedale del Mare

La donna, 40 anni, già diabetica e con pancreas e rene trapiantati, lo scorso mese di settembre è stata interessata da una grave occlusione intestinale, che ha provocato anche la perforazione del duodeno e una peritonite. Ricoverata all’ospedale del Mare di Napoli, la 41enne è stata salvata grazie a un delicato intervento chirurgico.
A cura di Valerio Papadia
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Immagine di repertorio
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Una storia disperata, fortunatamente conclusasi con un lieto fine, quella di Francesca (nome di fantasia), una donna napoletana di 40 anni colpita da una occlusione intestinale e da una peritonite molti gravi e salvata all'ospedale del Mare, nosocomio di Ponticelli, periferia orientale di Napoli. La donna, 40 anni, è già affetta da diabete mellito di tipo I, patologia che le ha già provocato una insufficienza renale e l'ha costretta un trapianto combinato di rene e pancreas.

Le condizioni di salute di Francesca, già precarie, si aggravano lo scorso 22 settembre, quando la donna viene ricoverata all'ospedale del Mare con dei dolori addominali molto forti. Gli esami condotti sulla donna rivelano una occlusione intestinale e una peritonite massiva; l'occlusione intestinale aveva provocato la rottura del duodeno del pancreas trapiantato e la conseguente fuoriuscita di liquido enterico e di succo pancreatico. È stato solo grazie a un complesso e delicato intervento chirurgico che i medici sono riusciti a salvare la vita della 40enne, che è potuta tornare così all'affetto della sua famiglia.

"Quando siamo intervenuti abbiamo accertato che l’occlusione intestinale era dovuta ad una briglia aderenziale che bloccava il normale transito dei cibi nell’intestino. Questo blocco aveva anche causato la perforazione del duodeno del pancreas trapiantato e prodotto una fuoriuscita del liquido enterico e del succo pancreatico del nuovo pancreas" ha dichiarato Giuseppe Militierno, responsabile della Chirurgia d'Urgenza dell'ospedale del Mare.

Militierno ha dichiarato ancora: "Il nuovo pancreas non viene messo nella sua posizione originale. La perforazione del duodeno, al quale era attaccato il pancreas trapiantato, ha posto un grande problema chirurgico. Il rischio era di ritrovarci con una nuova peritonite e la necessità di dover rimuovere anche il pancreas. La nostra scelta è stata quella di intervenire sul duodeno e di posizionare un drenaggio che in caso di fallimento dell’intervento avrebbe comunque consentito al liquido pancreatico di fuoriuscire".

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