Gli studenti napoletani protestano sotto la Regione Campania: “Non siamo untori di Covid”
Va in scena la protesta degli studenti delle superiori di Napoli e provincia, questa mattina, sotto la sede della Regione Campania, in Santa Lucia, contro la gestione del rientro in presenza – le superiori sono tornate negli istituti, al 50%, dal 1° febbraio – soprattutto in materia di sicurezza, durante questa pandemia di Coronavirus. Decine e decine di studenti dei licei di Napoli, come il Genovesi, il Caccioppoli, il Sannazzaro e il Vittorini, per citarne alcuni, ma anche provenienti dalle scuole della provincia come Pompei e Somma Vesuviana, si sono dati appuntamento sotto Palazzo Santa Lucia per mostrare il loro dissenso. Secondo gli studenti, il governatore campano Vincenzo De Luca non avrebbe fatto tutto il necessario per garantire loro il diritto allo studio.
"In questi mesi siamo stati accusati di essere degli untori ma il virus non è nelle scuole. Il problema principale sono i trasporti affollati, non le scuole" dicono gli studenti, che hanno esposto diversi striscioni contro l'amministrazione regionale, rea secondo loro di aver preso decisioni sbagliate sulla gestione del rientro in classe dei liceali e degli studenti delle superiori in generale. Sulla decisione della Regione di demandare a sindaci e prefetti eventuali decisioni sulla chiusura degli istituti scolastici, gli studenti pensano sia stato fatto uno "scaricabarile", in modo da esentarsi da qualsiasi responsabilità riguarda la gestione delle scuole.
In Campania 2mila studenti contagiati in una settimana
Da una relazione dell'Unità di Crisi della Protezione Civile regionale emerge però un trend di contagi molto in crescita nella scuole della Campania. Secondo quanto rivelato dalla relazione, nella settimana che va dall'1 al 7 febbraio, in concomitanza con il ritorno a scuola anche degli studenti della superiori, in Campania si registrano circa 2mila studenti positivi al Coronavirus. La fascia d'età più colpita è propria quella in età da liceo, ovvero dai 14 ai 19 anni, mentre seguono i bambini tra i 6 e i 10 anni, ovvero gli studenti delle scuole elementari.