Giunta Regione Campania, gli eletti M5S si preparano al vertice (con malumori). Fra i renziani opzione Pellegrino assessore

Il Partito Democratico è di solito la prima stazione della via Crucis della politica campana: lì si annidano malumori e malmostosi, ci sono tante correnti da arginare (o navigare) e tanti chiedono un posto al sole nella nuova giunta regionale guidata da Roberto Fico. Il governatore eletto ha fatto sapere che non vuole consiglieri in giunta, questo per scoraggiare ogni velleità. Al Pd, tutto sommato, questa linea va bene, tant'è che stanno emergendo nomi esterni da proporre in giunta, come l'economista Carmelo Petraglia, professore associato di Economia politica in Basilicata e tra i coordinatori del rapporto Svimez sul Mezzogiorno. Il segretario regionale dei democrat Piero De Luca dovrà risolvere "il problema" di Enza Amato, presidente del Consiglio comunale di Napoli e prima dei non eletti a Napoli col Pd. Amato ha portato 14.438 voti, a 5mila e passa di distacco dalla seconda degli eletti: dovrà tornare a via Verdi in Consiglio comunale?
Ma non ci sono soltanto i dolori Dem nel campo largo che ha eletto il nuovo presidente. Che ne dicono, ad esempio, quelli del Movimento Cinque Stelle? Non bisogna dare per scontato che – trattandosi del partito di Roberto Fico – siano tutti allineati al no ai consiglieri in giunta. C'è un ragionamento che emerge in queste ore e riguarda Luca Trapanese, ex assessore al Welfare in giunta comunale a Napoli, fortemente legato a Fico e primo degli eletti nella lista Cinque Stelle alle Regionali in Campania (12.773 voti).
Trapanese non si esprime ma chi gravita nei pentastellati ragiona su questo blocco agli eletti in giunta definendolo penalizzante per il Movimento: Luca Trapanese – questo è il ragionamento – ha lavorato quattro anni al Comune sotto Gaetano Manfredi, con risultati positivi e confrontandosi con un mondo inizialmente ostile, quello che faceva riferimento a Sergio D'Angelo, ex leader delle cooperative sociali che era stato assessore con Luigi De Magistris. Trapanese ha una storia personale potente e che va oltre la sfera campana, si è candidato senza grandi pubblicità né grandi eventi e ha ottenuto un ottimo risultato: perché non promuoverlo in giunta alle Politiche Sociali e lasciarlo in Aula o al massimo alla presidenza della Sesta Commissione permanente (Istruzione, Cultura, Ricerca, Politiche sociali)? Ieri via Whatsapp gli eletti del Movimento Cinque Stelle sono stati inseriti in un gruppo e presto si vedranno de visu, forse anche col presidente eletto: lì sarà inevitabile un confronto più netto.
I nomi esterni che per ora circolano per la casella del Welfare nella nuova squadra sono quelli di Anna Riccardi della Fondazione Famiglia di Maria e Andrea Morniroli, della coop sociale Dedalus e co-coordinatore nazionale del Forum Disuguaglianze e Diversità. Fra i contiani unica casella solida pare essere quella di Ciro Borriello, già assessore comunale con De Magistris e in questa fase spin doctor di Fico. Per lui non un assessorato, ma il più rilevante degli Uffici di diretta collaborazione del Presidente, ovvero Capo di Gabinetto, a riconoscimento delle sue doti organizzative.
Sul fronte di "Casa Riformista", assodato che a parte del Pd e del M5s non piace l'idea di Ciro Buonajuto assessore per evitare che il primo dei non eletti, Armando Cesaro, entri in Consiglio, i renziani hanno già pronto un piano B: Tommaso Pellegrino, ex deputato, consigliere uscente ricandidato e non eletto nella circoscrizione Salerno con poco meno di 16mila voti.
E mentre Clemente Mastella, leader di Noi di Centro si duole con l'ex presidente della Camera: «La mia lealtà politica verso il presidente Fico resta intatta per ora e per dopo, ma lo stop per la Giunta a consiglieri e candidati mi vede in profondo e radicale disaccordo», il tema di queste ore è anche quello dei tempi. La proclamazione degli eletti in Corte d'Appello si allunga, probabilmente a causa di ricorsi. Si parla del 20 dicembre e addirittura del 10 gennaio 2026 per la prima convocazione del Consiglio regionale legislatura 2025-2030.