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Elezioni politiche 2022

Giorgia Meloni a Napoli, comizio blindato a Bagnoli. Il centro Iskra: “Le impediremo di stare tranquillamente qui”

Venerdì 23 settembre comizio di Giorgia Meloni a Napoli, quartiere Bagnoli. Per la leader di Fratelli d’Italia si prevede un dispositivo di sicurezza ingente, contro le inevitabili contestazioni.
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Giorgia Meloni venerdì 23 sarà a Napoli, quartiere Bagnoli, per la tappa – aggiunta in itinere, non pianificata – nel capoluogo campano. E la tensione è già alta. Negli uffici della Digos partenopea è già chiaro che si tratta probabilmente della zona più delicata, per la presenza del Laboratorio Politico Iskra, nato nel 2013, una delle realtà antagoniste più attive e operative della zona flegrea, i cui attivisti sono stati spesso protagonisti di muro-contro-muro con le forze dell'ordine durante eventi di piazza.

Per capire la delicatezza della situazione occorre tener conto di alcuni fattori. Meloni è in ascesa fortissima: insieme a Giuseppe Conte è la leader che ha preferito i bagni di folla.  A differenza del capo del Movimento Cinque Stelle lei è più a rischio contestazioni.

Contestazioni che del resto ci sono già state proprio in Campania, a Caserta, dove aderenti all'ex Canapificio si sono presentati con ironici cartelli che ribaltavano il programma Fdi su adozioni, aborto, immigrati.

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Meloni la contestazione casertana l'ha presa male, malissimo. Annunciando dal palco di voler contattare la ministra degli Interni Luciana Lamorgese per chiedere maggior tutela. Ed è evidente che la tenuta dell'ordine pubblico a Napoli sarà "osservata speciale".

Ciò che il Laboratorio Iskra lascia presagire è che l'evento non sarà una passerella. «Giorgia Meloni a Bagnoli? Ai nostri posti ci troverete» esordiscono gli antagonisti con un documento lungo e articolato in cui si fa chiaro riferimento al rischio scontri.

Tuttavia gli attivisti chiariscono che non è loro intenzione contestare la leader di Fratelli d'Italia fuori l'Arenile di Bagnoli:

Dopo le recenti contestazioni l'entourage di Fratelli d'Italia ha scelto Bagnoli per chiudere la campagna elettorale chiedendo a gran voce un meccanismo di protezione della propria leader che evitasse contestazioni di vario tipo.

È curioso che questo avvenga in un quartiere dove sorgono spazi sociali occupati e dove sanno bene sia i membri del partito che i funzionari della Questura, vige un sentimento antifascista che ha portato quasi sempre a dure contestazioni ad ogni passerella politica svolta sul territorio.

Questa scelta arriva all'indomani della richiesta espressa direttamente da Giorgia Meloni al ministro Lamorgese di garantire lo svolgimento democratico della campagna elettorale.

Sappiamo già cosa questo vuol dire: dispositivo di sicurezza da grande vertice, centinaia di uomini delle forze dell'ordine, gestione dell'ordine pubblico affidato ad alti funzionari del ministero dell'interno, probabile facilità ad usare la forza dura per non permettere contestazioni.

Quindi perché tutto questo? Il sentore del “trappolone” che vede la Meloni e Fratelli d'Italia pronti a sfregarsi le mani di fronte all'ennesima contestazione dei “centri sociali” è forte. […]

Per questo motivo, così come abbiamo sempre fatto da più di 10 anni in un quartiere in cui questi personaggi si limitano ad essere una manciata di nostalgici fuori da ogni tipo di radicamento, venerdì non regaleremo alla Meloni nelle ultime giornate della campagna elettorale la possibilità di accomunarci alla "sinistra dei centri sociali" con una contestazione fuori l'Arenile. […]

Presidieremo il nostro territorio per l'intera giornata, per garantire con l'autodifesa popolare la protezione dalla fuoriuscita di questi soggetti che la presenza della Meloni potrebbe garantire.

Non possiamo però permettere che lo sdoganamento dato da alcuni partiti politici dia spazio e agibilità locale ai fascisti e ai loro lacchè e per questo motivo gli impediremo di poter stare tranquillamente nel quartiere di Bagnoli che di passerelle, promesse e slogan ne ha visti già troppi e di fronte ai quali solo la capacità di organizzazione autonoma dei suoi abitanti è riuscita a garantire dei miglioramenti oggettivi sui temi del lavoro, della bonifica, della vivibilità e degli spazi sociali.

Sarà un’occasione ulteriore per incontrarci e ribadire che solo la mobilitazione di massa, partendo dai nostri territori, potrà cambiare il corso delle cose anche dopo le elezioni. […]

La leader della destra italiana, papabile presidente del Consiglio se i sondaggi elettorali di qualche settimana fa si confermeranno alle urne, dovrebbe avere prima un incontro con i vertici dell'Unione Industriali di Napoli aderente a Confindustria, ubicata a Palazzo Partanna, piazza dei Martiri, quartiere Chiaia.

Successivamente si recherà nella zona Ovest dove entrerà nell'Arenile di Bagnoli, struttura privata solitamente adibita a concerti e serate: lì avrà luogo il suo comizio elettorale. «Coordinate per il futuro», questo il titolo dell'evento. Previsto l'afflusso di autobus dall'area metropolitana di Napoli e da altre zone della Campania, in particolare Casertano e Salernitano.

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