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Furto in casa a Centola, l’imprenditore confessa: ha ucciso uno dei ladri e ha nascosto il corpo

Il 60enne ha fatto ritrovare il corpo del 25enne Rivaldo Rusi: sarebbe stato lui a ucciderlo durante l’irruzione della banda di ladri nella sua villetta di Foria di Centola (Salerno).
A cura di Nico Falco
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Immagine di repertorio
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Quando ha aperto il fuoco contro i ladri che erano entrati in casa sua, ne avrebbe ferito uno, tutt'ora ricoverato in gravi condizioni in ospedale, e ne avrebbe ucciso un altro, per poi nasconderne il corpo in una zona impervia. È quello che ha raccontato ai magistrati l'imprenditore edile 60enne di Foria di Centola, in provincia di Salerno, ora indagato per omicidio e occultamento di cadavere. Il corpo di Rivaldo Rusi, 25 anni, albanese residente a Francolise, era stato trovato proprio su indicazione dell'imprenditore, ieri mattina, due giorni dopo il tentato furto.

L'irruzione in casa a Centola

La vicenda comincia domenica scorsa, 22 giugno, intorno alle 22, quando la banda di ladri entra in una villetta di Foria di Centola. Prima, sveleranno poi le indagini, avevano già svaligiato un'abitazione vicina. Il padrone di casa si accorge dei rumori, scende al pieno di sotto e se li trova davanti. E ci sono gli spari. Quello che succede in quei momenti è ancora in fase di ricostruzione, al vaglio degli inquirenti della Procura di Vallo della Lucania. Il 60enne sostiene di avere sparato in risposta: i criminali avevano sottratto la sua pistola dalla cassaforte e l'avrebbero usata contro di lui.

Il corpo del 25enne nascosto in un terreno

Uno dei ladri, un 23enne anche lui albanese, è stato raggiunto da un proiettile alla spalla; è stato poi ricoverato nell'ospedale Cardarelli di Napoli, dove si trova ancora, in gravi condizioni. Sul secondo, informazioni confuse: l'uomo aveva detto di non essere sicuro di averlo colpito e che era scappato insieme al complice. Le ricerche, però, avevano dato esito negativo.

Fino a ieri mattina, quando il sessantenne, già formalmente indagato per lesioni gravi nei confronti del ferito, si è presentato in procura insieme al suo avvocato e ha fornito le indicazioni per ritrovare il corpo. Sarebbe stato lui stesso a portarlo in quel terreno e ad avvolgerlo in un sacco. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Sapri e il magistrato; è stata disposta l'autopsia, che verrà svolta nell'ospedale San Luca di Vallo della Lucania.

La "spedizione punitiva" contro l'imprenditore

Nella notte tra lunedì e martedì una trentina di albanesi, arrivati dal Casertano su auto di grossa cilindrata, hanno raggiunto l'abitazione dell'imprenditore. Tra i presenti anche familiari del giovane ferito (indagato per tentata rapina). La piccola folla, però, si è dispersa poco dopo l'arrivo: erano presenti le forze dell'ordine, l'area è sotto sorveglianza costante.

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