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Giuseppe Fusella e Tullio Pagliaro uccisi a Ercolano

Funerali Tullio e Giuseppe, uccisi a Ercolano. Striscioni e lacrime: “Vogliamo giustizia”

Sono arrivate in chiesa le salme di Tullio Pagliaro e Giuseppe Fusella, i due giovani uccisi ad Ercolano da Vincenzo Palumbo, che ha sparato verso l’auto dei due dal balcone di casa. Rabbia e commozione all’esterno della chiesa di San Ciro, a Portici, dove è stato affisso uno striscione in ricordo dei due ragazzi.
A cura di Valerio Papadia
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Sono arrivate all'esterno della chiesa di San Ciro, a Portici, cittadina alle pendici del Vesuvio ancora sconvolta dal dolore, le salme di Tullio Pagliaro e Giuseppe Fusella, 27 e 26 anni, uccisi nella vicina Ercolano la notte tra il 28 e il 29 ottobre scorso da Vincenzo Palumbo, camionista di 53 anni, che ha sparato verso l'auto dei due ragazzi dal balcone della sua abitazione. Le bare sono state accolte da un lungo applauso. All'esterno della chiesa di San Ciro, nell'omonima piazza, si è già formata una piccola folla, tra la quale serpeggiano rabbia e dolore: parenti e amici dei due ragazzi chiedono infatti che venga fatta giustizia. All'esterno del luogo di culto in cui saranno celebrati i funerali – cominceranno alle ore 15.30 e saranno officiati dal cardinale Mimmo Battaglia, arcivescovo di Napoli – è stato affisso uno striscione, con le foto di Tullio e Giuseppe, in ricordo dei due giovani. Tra i primi ad arrivare all'esterno della chiesa, in rappresentanza delle istituzioni, il sindaco di Portici, Vincenzo Cuomo.

Tullio Pagliaro e Giuseppe Fusella
Tullio Pagliaro e Giuseppe Fusella

Il sindaco di Portici: "Un giorno di dolore per tutti"

A chiedere giustizia per le famiglie dei due ragazzi anche il sindaco Cuomo, che all'esterno della chiesa ha dichiarato: "È un giorno di dolore che viviamo affianco alle famiglie e agli amici di Tullio e Giuseppe, un'intera comunità oggi ha deciso fortemente di stringersi attorno alle famiglie e a questo dolore. Saremo al loro fianco e interamente protesi ad avere giustizia". "La nostra richiesta di giustizia non è una richiesta di rabbia – ha detto ancora Cuomo – ma è una richiesta serena di chi pensa che uno Stato di diritto debba garantire giustizia alle vittime innocenti con pene certe e severe, proporzionate ai reati che vengono commessi".

I soccorsi allertati dopo 26 minuti

L'uomo accusato di aver ucciso i due ragazzi, Vincenzo Palumbo, si trova attualmente in carcere con l'accusa di duplice omicidio volontario: secondo i suoi legali, l'uomo sarebbe ancora sconvolto. Proprio nelle ultime ore, anche la moglie di Palumbo ha rotto il silenzio e ha chiesto perdono alle famiglia di Tullio e Giuseppe, dichiarando di essere consapevole che suo marito debba pagare per il male inflitto. Intanto, dall'ordinanza di custodia cautelare nei confronti del 53enne emessa dal gip del Tribunale di Napoli Carla Sarno, è emerso che Palumbo avrebbe impiegato 26 minuti per chiamare i soccorsi: Tullio e Giuseppe sono stati lasciati in auto, agonizzati, per circa mezz'ora.

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