Francesco Ruotolo morto per Covid, denuncia in Procura sui ritardi nei soccorsi
Denuncia alla Procura della Repubblica per far luce sulla scomparsa di Francesco Ruotolo, dirigente comunista, morto per Covid19 il 15 novembre scorso, all'età di 74 anni. "Abbiamo inviato un esposto alla Procura della Repubblica – scrive la Federazione Provinciale napoletana del Partito della Rifondazione Comunista, che ha assunto l'iniziativa d'intesa con i familiari di Ruotolo – sui ritardi verificatisi nelle cure domiciliari e nel ricovero del proprio dirigente Francesco Ruotolo, splendida figura sempre a disposizione della Napoli delle classi subalterne, a partire dal suo Rione Sanità, morto per Covid19 all'ospedale Cardarelli".
Il Prc: "Iniziativa d'intesa con la famiglia"
Francesco Ruotolo, comunista e giornalista napoletano, con una lunghissima militanza alle spalle è scomparso il 15 novembre. Era risultato positivo al Covid19. I familiari, però, hanno lamentato difficoltà nelle cure sanitarie, sulle quali adesso il Partito della Rifondazione Comunista ha invitato i giudici ad accendere i riflettori per verificare se ci siano state eventualmente delle anomalie. "Quanto accaduto al nostro compagno – scrive Rosario Marra, segretario provinciale PRC Napoli – con soccorsi chiamati che non arrivano, ritardi nella comunicazione all'ASL competente della sua positività al coronavirus e molto altro – è, purtroppo, parte di una casistica non isolata negli ospedali della nostra città e della nostra Regione. Pertanto l'iniziativa intrapresa, d'intesa con la famiglia del nostro compagno, di coinvolgere la magistratura, è stata messa in essere soprattutto per evitare che casi simili si continuino a ripetere". Come consigliere della Municipalità Ruotolo si era impegnato sempre fattivamente per migliorare le condizioni del quartiere e denunciare le cose che non andavano.