176 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito
Elezioni politiche 2022

Franceschini, il capolista Pd di Napoli e i suoi piani su Biblioteca Nazionale e Palazzo Reale

Per Dario Franceschini, capolista Pd a Napoli, la campagna elettorale è considerata blindata. Ma qualcosa potrebbe renderla meno agevole.
176 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

«Da' ‘o ‘rre Francisciello mo' passammo a re Franceschini» è la battuta più bella circolata a caldo appena si è diffusa voce della candidatura, insieme al titolo del quotidiano "Il Manifesto" che a Dario Franceschini, ministro della Cultura, ha dedicato il suo calembour di prima pagina «Mistero Napoletano».

In realtà mistero non è: Franceschini da tempo mantiene un rapporto intensissimo con Napoli e su Napoli ha grandi piani. L'ultima visita in città è stata durante la giornata della Conferenza dei ministri della cultura dei paesi del Mediterraneo. Ma non è solo di visite e di incontri che vive il rapporto con la città.

Le nomine dei direttori dei grandi musei partenopei, il rapporto e i progetti sugli Scavi Archeologici di Pompei e di Ercolano, la gestione del Teatro San Carlo di Napoli. Quest'ultima è stata terreno di fortissimo scontro con il presidente della Regione Vincenzo De Luca.

Mai quanto sul Pnrr, dove De Luca tirò in ballo nelle sue iperboliche dirette video del venerdì una dirigente del Mibact. Franceschini non incassò e fece subito capire che non sarebbe finito nell'elenco delle "vittime" di De Luca senza reagire: «De Luca dovrebbe cercare di utilizzare argomenti giuridici, anziché usare battute offensive, aggravate da un sapore maschilista, di cui credo farebbe bene a scusarsi». Per le tensioni col governatore, dunque, fa il paio con l'altro capolista, Roberto Speranza: è difficile che i due si faranno vedere in giro col presidente della Regione Campania.

Immagine

Ma c'è un altro aspetto che caratterizza e problematizza la candidatura di Dario Franceschini a Napoli: il paventato trasferimento della Biblioteca nazionale da Palazzo Reale in piazza del Plebiscito all'Albergo dei Poveri, conosciuto anche come Palazzo Fuga, in piazza Carlo III. Il timore di chi si dichiara contro questo trasferimento è che Palazzo Reale possa finire per diventare una sorta di ristorante per convention e cerimonie private extralusso.

Il capocorrente Dem catapultato a Napoli non è minimamente preoccupato, ma l'argomento potrebbe essere usato dai suoi avversari politici e rendere la campagna elettorale meno passeggiata in pianura e più salita.

176 CONDIVISIONI
790 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views