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Fiori e candele dove è morta Anna Borsa. L’assassino in ospedale: ha un proiettile in testa

Per quasi l’intera notte, la comunità di Pontecagnano ha lasciato fiori e candele sul luogo dell’agguato ad Anna Borsa, la 30enne uccisa dall’ex ieri mentre lavorava.
A cura di Valerio Papadia
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Prima la fiaccolata, poi una processione che si è protratta quasi per tutta la notte, con la quale la comunità di Pontecagnano Faiano si è stretta intorno alla famiglia di Anna Borsa, la 30enne uccisa ieri, 1° marzo, dall'ex Alfredo Erra. In via Tevere, all'esterno del salone di bellezza in cui Anna lavorava e dove è stata ammazzata a colpi di pistola, i cittadini hanno deposto fiori e candele. Proprio davanti a quel negozio, il papà Ettore si è lasciato andare alla disperazione, mentre il fratello ripete: "Nessuno me la riporterà". Entrambi gli uomini sottolineano di essersi rivolti alle forze dell'ordine perché testimoni dei soprusi di Erra nei confronti di Anna, ma senza la testimonianza diretta della donna, che non ha mai denunciato, hanno potuto fare ben poco.

Erra dopo il delitto si è sparato, ma il proiettile gli è rimasto in testa

A poche ore del delitto, Erra è stato rintracciato dalla Polizia Stradale della sottosezione di Eboli sull'Autostrada A2 ed è stato fermato. L'uomo è accusato di omicidio premeditato, tentato omicidio e porto abusivo d'arma: ora si attende la convalida del fermo. Con il passare delle ore, però, sono emersi particolari sul delitto: dopo aver sparato alla ex Anna Borsa, l'uomo ha rivolto la pistola contro la sua testa e ha fatto fuoco, ma è riuscito soltanto a ferirsi. Erra ha poi sparato anche contro il nuovo compagno di Anna, che nel frattempo era accorso nel salone di bellezza attirato dalle urla, ferendolo in maniera grave: è ricoverato all'ospedale di Salerno in prognosi riservata.

Erra è poi scappato a bordo della sua auto aziendale, che ha abbandonato, per poi fuggire a piedi: vagava in stato confusionale sull'autostrada quando è stato fermato. Anche l'uomo è stato condotto al Ruggi di Salerno, dove è piantonato dalle forze dell'ordine: ha un proiettile in testa che dovrà essere costantemente monitorato.

Il compagno di Anna Borsa non è più in terapia intensiva

Con il trascorrere delle ore le condizioni di salute del compagno di Anna Borsa sono migliorate e non è più ricoverato in terapia intensiva. Nel ferimento ha riportato una ferita a un polmone, che ha richiesto un intervento chirurgico. Il personale sanitario dell'ospedale Ruggi di Salerno, dato il suo miglioramento, ne ha disposto il trasferimento dalla terapia intensiva a un reparto ordinario.

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