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Fila di auto fuori al Cotugno, il primario: “Assistiamo tutti, in pronto soccorso non c’è posto”

Lunga fila di auto fuori all’ospedale Cotugno a Napoli. Medici e infermieri hanno assistito i pazienti all’esterno del pronto soccorso che non riesce ad accettare tutti nell’immediato.
A cura di Gaia Martignetti
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Le auto arrivano al cancello dell'ospedale Cotugno, lo superano per creare una fila che nel giro di due ore conterà dieci vetture in attesa di triage. I medici e gli infermieri assistono i pazienti in macchina valutando la gravità dei sintomi, facendo accedere prima eventuali codici rossi. Stessa scena di oltre un anno fa. Come allora i contagi in Campania sono in risalita e il Cotugno è stato totalmente riconvertito in ospedale Covid, una scelta che ha anche sollevato delle proteste. 

«Il pronto soccorso è pieno e si lavora intensamente con la fila, non c'è la possibilità di accettarli e sistemarli perchè è pieno il pronto soccorso, la scena nasce non dal fatto di non volerli accettare dentro per cattiva volontà anzi, siamo pronti a uscire fuori e a soccorrere chi ha necessità». A confermare a Fanpage.it che la situazione è delicata, anche a causa dell'aumento dei contagi, è il Direttore del Dipartimento di Malattie infettive del nosocomio Rodolfo Punzi. Se nei reparti, spiega il primario, si riesce a garantire un minimo di turnover, il pronto soccorso è ormai saturo e pur di assistere i pazienti medici e infermieri sono costretti a trasformare il piazzale dell'ospedale in una nuova corsia. «Il codice rosso inevitabilmente accede al pronto soccorso prima del codice giallo, verde e bianco. Il triage viene fatto per far accedere subito i casi più urgenti». Quando chiediamo al Dottor Punzi se riescono a trasferire questi pazienti inserendoli nella rete del 118, risponde: «Pochi pazienti vengono ovviamente trasferiti lì dove c'è disponibilità di posti letto. Altri ospedali si stanno attivando, quindi ci auguriamo di avere anche disponibilità per poter trasferire i pazienti che vengono nel pronto soccorso». Delle persone che arrivano al pronto soccorso, spiega il primario, circa il 60% è no vax, ovvero pazienti che hanno scelto o non hanno potuto vaccinarsi.

Nelle circa due ore di osservazione all'esterno del nosocomio sono arrivate tre ambulanze e diverse auto. Le vetture private arrivano autonomamente, quindi non “coordinate” dalla rete del 118 che indirizza i pazienti dove c’è disponibilità di posti. «Il Cotugno, la nostra impressione, è che rappresenti un po' l'ancora di salvezza per i napoletani che preferiscono prendere le proprie macchine invece di recarsi al pronto soccorso più vicino, venendo al Cotugno e qui chiaramente si crea una fila per l'accettazione inevitabilmente».

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