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Festa abusiva a Villa Domi con 1.500 persone: arrivano i vigili, sequestro dell’area a Capodimonte

L’intervento della Polizia Municipale dopo un esposto presentato dal presidente della III Municipalità dopo le lamentele dei residenti, esasperati per gli schiamazzi e la musica ad alto volume.
A cura di Valerio Papadia
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Ogni giovedì sera si ripeteva la stessa storia: centinaia, migliaia di giovani in festa, musica ad alto volume. E poi, quando il locale chiudeva, tantissimi si trattenevano ancora a bivaccare per strada, rendendo la situazione esasperante per i tanti abitanti di salita Scudillo, a Capodimonte, periferia di Napoli. Tanti i cittadini che, nel corso delle ultime settimane, si sono lamentati con la III Municipalità (San Carlo all'Arena, Stella) come racconta a Fanpage.it il presidente Fabio Greco, che non ha potuto fare altro, insieme ad alcuni consiglieri, che inoltrare le lamentele dei residente alle forze dell'ordine e, infine, presentare un esposto.

E così, giovedì scorso, gli agenti dell'Unità Operativa Stella della Municipale – guidati dal comandante Massimo Giobbe – in collaborazione con i poliziotti del commissariato San Carlo all'Arena, si sono presentati a Villa Domi, locale in salita Scudillo sede delle feste oggetto delle lamentele dei residenti: qui, i vigili urbani hanno scoperto una festa completamente abusiva con circa 1.500 partecipanti, perlopiù giovani e giovanissimi.

Sul posto, i vigili urbani hanno riscontrato che il titolare del locale – C.D., 53 anni – era stato già deferito pochi giorni prima per la medesima violazione. L'impianto acustico e l'area in cui si svolgeva la festa – di circa 1.500 metri quadri – sono stati posti sotto sequestro dagli agenti della Municipale: riscontrate violazioni sulle norme di agibilità e sulla mancata comunicazione agli organi competenti dello svolgimento di pubblici spettacoli e sull'assenza di nulla osta sull'impianto acustico; inoltre, il titolare alla SIAE aveva segnalato la partecipazione alla festa di 200 persone, mentre sul posto ce n'erano 1.500 circa. Per la seconda volta in tre giorni, dunque, il titolare è stato deferito all'Autorità Giudiziaria.

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