Festa abusiva a Quarto, neomelodico canta “La vita mia è una tarantella” e arrivano i carabinieri

Il cantante si esibisce sul palchetto improvvisato in strada, con gli spettatori che fanno il coro e, mentre intona "‘a vita mia è ‘na tarantella", ovvero "la mia vita è un susseguirsi di problemi", proprio in quel momento, alle sue spalle spunta un carabiniere. Musica spenta, festa finita, sanzioni in arrivo. A guardare quel video, quei pochi secondi finiti sui social, sembra quasi una scenetta preparata, una gag comica. Invece è successo davvero: quel filmato, girato nella notte tra il 14 e il 15 settembre e pubblicato su TikTok, mostra uno dei tanti concertini abusivi interrotti in questi giorni dalle forze dell'ordine tra Napoli e provincia.
È avvenuto in un cortile condominiale di via Trefole, nel popoloso comune di Quarto. Il video riprende proprio il momento esatto dell'arrivo dei carabinieri della stazione locale, intervenuti in seguito ad una segnalazione arrivata al 112 per una festa in strada con musica ad alto volume. I militari fanno capolino nell'inquadratura, tornano indietro, poi il cantante si volta, li vede, smette di cantare e la musica si spegne. Si stava festeggiando, hanno accertato i militari, il 18esimo compleanno di un ragazzo che abita nei vicinanze.
Per l'occasione era stato ingaggiato il popolare cantante neomelodico Marco Calone, che all'arrivo dei carabinieri si stava esibendo in una delle sue canzoni più conosciute, "‘A vita mia è ‘na tarantella", creando col ritornello l'involontario effetto comico. Con l'arrivo dei militari l'esibizione, per la quale non erano state richieste autorizzazioni, è stata interrotta. Identificati il cantante e l'organizzatrice, la madre del 18enne; per entrambi si sta valutando la sanzione per evento non autorizzato e per violazione alle norme anti Covid.