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Femminicidio di Martina Carbonaro

Femminicidio Martina Carbonaro, Chiara Tramontano: “Avrei voluto gridare per chiedere rispetto per la madre”

“Le donne non possono aver paura di mangiare un gelato per poi ritrovarsi sotto un tappeto di detriti”: così Chiara Tramontano, sorella di Giulia, sul femminicidio di Martina Carbonaro.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Chiara Tramontano. Foto Giuseppe Cozzolino / Fanpage.it
Chiara Tramontano. Foto Giuseppe Cozzolino / Fanpage.it
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"Le donne non possono aver paura di mangiare un gelato per poi ritrovarsi sotto un tappeto di detriti. Avrei voluto gridare per chiedere rispetto per la mamma di Martina e per il suo dolore". Così Chiara Tramontano, la sorella di Giulia, vittima di femminicidio il 27 maggio 2023 a Senago, in provincia di Milano, parlando del femminicidio di Martina Carbonaro, 14 anni, uccisa dal suo ex fidanzato ad Afragola.

Chiara Tramontano, intervenuta a margine della presentazione del suo libro "Non smetterò mai di cercarti", dedicato proprio alla sorella Giulia, alla Feltrinelli di Piazza dei Martiri a Napoli, ha parlato anche del femminicidio di Martina Carbonaro, uccisa a 14 anni dall'ex fidanzato ad Afragola, spiegando ai cronisti presenti che "aveva 14 anni ed era uscita per mangiare un gelato. Le donne non possono aver paura di mangiare un gelato per poi ritrovarsi sotto un tappeto di detriti". Per poi aggiungere:

Avrei voluto gridare per chiedere rispetto per la mamma di Martina e per il suo dolore. Molte persone hanno detto "se fossi stata io la madre..", ma nessuno sa. Quando ti uccidono un figlio, la vita si piega un po' come una carta stracciata, se sopravvivi sei un'eroina, perché tutti si aspettano che una padre o un madre non sopravvivano.

Il femminicidio di Martina Carbonaro

La morte delle due ragazze è avvenuta esattamente a 2 anni di distanza l'una dall'altra. Giulia Tramontano originaria di Sant'Antimo, in provincia di Napoli, venne uccisa (assieme al figlio che portava in grembo da sette mesi) il 27 maggio 2023 dal fidanzato Alessandro Impagnatiello, reo confesso e condannato in primo grado all'ergastolo. Due anni dopo, il 27 maggio 2025, è stata uccisa ad Afragola la 14enne Martina Carbonaro, dall'ex fidanzato anche lui poi reo confesso del femminicidio. Nei primi cinque mesi del 2025, sono già oltre quaranta i femminicidi accertati in Italia, sette dei quali in Campania: una strage che al momento non sembra avere fine.

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