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Femminicidio di Anna Scala, ergastolo all’ex Salvatore Ferraiuolo. La figlia: “Vorrei abbracciarla un’ultima volta”

Condananto all’ergastolo Salvatore Ferraiuolo per l’omicidio della ex, Anna Scala, uccisa a coltellate a Piano di Sorrento (Napoli); riconosciuta anche l’aggravante della crudeltà.
A cura di Nico Falco
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Anna Scala, 56 anni
Anna Scala, 56 anni

È stato condannato all'ergastolo Salvatore Ferraiuolo, riconosciuto responsabile dell'omicidio della ex, Anna Scala, uccisa a coltellate a Piano di Sorrento (Napoli) e il cui corpo era stato poi nascosto nel bagagliaio di un'automobile. La sentenza è stata emessa oggi, 10 giugno, dalla Corte di Assise di Napoli (prima sezione); la Procura di Torre Annunziata (pm Ugo Spagna) aveva chiesto la massima pena per l'imputato. Presente in aula la figlia della vittima, Maria Svato, accompagnata dall'avvocato di parte civile Salvatore Esposito.

Il femminicidio a Piano di Sorrento

Il femminicidio risale al 17 agosto 2023. Il corpo di Anna Scala, 56enne di Vico Equense, venne rinvenuto nel bagagliaio di un'automobile parcheggiata in un garage di via San Massimo, a Piano di Sorrento; sul posto erano intervenuti i carabinieri della Compagnia di Sorrento. La causa del decesso era stata individuata al primo esame: coltellate. Almeno 17, rivelerà poi l'autopsia. I sospetti si erano subito concentrati sull'ex, Salvatore Ferraiuolo, verso il quale la donna aveva già sporto denuncia per stalking. L'uomo si era però reso irreperibile. Ferraiuolo era stato rintracciato poche ore dopo, appena fuori città, non lontano dal luogo dove i militari avevano trovato il suo scooter, quello con cui aveva lasciato via San Massimo dopo l'omicidio.

La figlia di Anna Scala: "Giusto che paghi"

Nel corso del processo Ferraiuolo ha più volte cambiato la sua versione dei fatti. Questa mattina, quando è stata pronunciata la sentenza, non ha battuto ciglio. Le motivazioni saranno rese note entro 90 giorni. "Questa è la condanna della giustizia terrena – ha commentato la figlia di Anna Scala, Maria Svato – nessuno mi potrà restituire mia madre ma lui ha avuto la condanna che merita ed è giusto che paghi". La Corte di Assise ha riconosciuto a Ferraiuolo tutte le aggravanti, compresa quella della crudeltà. "Se potessi – ha aggiunto Maria Svato – adesso vorrei solo riabbracciarla ancora una volta".

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