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Falso diplomatico fa vacanza di lusso a Capri e in Costiera, truffa da migliaia di euro

Come il finto diplomatico di Totò Truffa, un trentenne croato spende migliaia d’euro in hotel di lusso, ristoranti stellati e yacht in affitto tra Capri e la Costiera truccando i documenti bancari e fingendo di aver disposto bonifici per saldare le spese. Ma stavolta gli è andata male: i carabinieri sono arrivati prima che si potesse dileguare.
A cura di Redazione Napoli
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Come il cavalier Peluffo, il finto diplomatico e vero imbroglione interpretato da Totò nel celebre Tototruffa 62 con Nino Taranto, anche questo falso diplomatico ha sicuramente avuto dalla sua faccia tosta e una rilevante capacità d'attore. Già, perché andare in giro tra Capri, Sorrento e la Costiera Amalfitana spendendo e spandendo, frequentando locali vip, hotel a 5 stelle, ristoranti di lusso e affittando perfino uno yacth per minicrociere senza avere il becco di un quattrino ci vuole dell'arte.

La truffa però è finita. E M. trentun'anni, croato, un nome ben noto ai database della polizia per vari arresti con l'accusa di truffa e false generalità, ha concluso in manette la sua avventura, poche ore prima della fuga e non prima dell'ultimo show, con i carabinieri, quando con sangue freddo e nonchalance ha continuato a fingere di essere un diplomatico, un uomo d'affari e di mondo, piuttosto infastidito dalla loro presenza.

Ma come è riuscito il truffatore ad acquistare servizi per migliaia d'euro in svariati luoghi della Campania? Risultano decine di migliaia di euro spesi con carte di credito e bonifici, poi risultati falsi. La tecnica è ‘alla Frank Abagnale jr.', cioè con la falsificazione di documenti d'identità e di atti bancari. In pratica secondo quanto ricostruito, il 31enne aveva fornito durante il check-in in hotel un documento d'identità falso e quando è arrivato il momento di saldare il conto ha informato la direzione di aver disposto un bonifico, mostrandone la ricevuta di presa in carico: totale 10mila euro.
Con lo stesso trucco ha noleggiato alcune barche – complete di equipaggio –  e visitato i luoghi più affascinanti dell'isola e delle vicine costiere. Anche qui il conto è stato salato: 4.500 euro, ancora una volta pagati con finti bonifici comprovati con contabili fasulle. Ovviamente il gioco poteva durare soltanto il lasso di tempo necessario alla banca per respingere i pagamenti fasulli e informare gli esercenti. Ma stavolta evidentemente il truffatore non aveva calcolato bene i tempi e i carabinieri sono riusciti a bloccarlo.

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