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Faida di Scampia, arrestato Ciro Di Lauro per un duplice omicidio del 2004

Ciro Di Lauro, figlio del superboss della camorra Paolo, e 3 affiliati al clan sono stati arrestati: sono ritenuti responsabili del duplice omicidio in tabaccheria del 2004 a Melito (Napoli).
A cura di Nico Falco
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Ciro Di Lauro, figlio del superboss della camorra Paolo "Ciruzzo il Milionario", è stato arrestato oggi dai carabinieri per un duplice omicidio avvenuto nel 2004, nel pieno della Faida di Scampia; con lui in manette altri tre affiliati allo stesso clan. L'ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, è stata eseguita stamattina, 22 febbraio, dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna col supporto del Nucleo Investigativo di Napoli.

I quattro sono ritenuti coinvolti nel duplice omicidio di Domenico Riccio e Salvatore Gagliardi, uccisi nella tabaccheria gestita dal primo a Melito, in provincia di Napoli. Obiettivo di quell'agguato, secondo gli inquirenti, era Riccio: l'uomo era ritenuto legato al clan Abbinante, cosca che era stata prima dalla parte dei Di Lauro e successivamente, con la scissione, era passata al cartello degli Scissionisti insieme agli Abete-Notturno, ai Marino e agli Amato-Pagano. Gagliardi si sarebbe trovato soltanto per caso in quella tabaccheria e per questo sarebbe finito nel mirino dei killer.

Nel corso delle indagini, che si sono avvalse anche delle dichiarazioni di diversi collaboratori di giustizia, gli inquirenti hanno stretto il cerchio intorno ai quattro presunti responsabili, raggiunti dall'ordinanza di custodia cautelare eseguita oggi. Con Ciro Di Lauro, fino ad oggi libero, sono finiti in manette Giovanni Cortese (libero, sottoposto alla libertà vigilata), Salvatore Petriccione e Ciro Barretta, già detenuti per altra causa.

Chi è Ciro Di Lauro, figlio del superboss Paolo

Ciro Di Lauro, 43 anni, è uno dei dieci figli del superboss Paolo Di Lauro, detto Ciruzzo il Milionario. Era finito in carcere nella "notte delle manette", nel 2004, quando mille uomini dello Stato invasero Secondigliano e Scampia per eseguire 53 ordinanze cautelari; è stato scarcerato per fine pena dieci anni dopo, nel dicembre 2014.

Alla "notte delle manette" sfuggirono i fratelli, Cosimo e Marco, diventando latitanti. Il primo, considerato il regista della strategia che aveva portato alla Scissione e quindi alla sanguinosa Faida di Scampia, è stato arrestato pochi mesi dopo, il 21 gennaio 2005, nel rione "Terzo Mondo" di Secondigliano, fortino del clan. Marco Di Lauro, F4, è stato invece arrestato a Chiaiano, Napoli nord, il 2 marzo 2019, dopo poco più di 14 anni di latitanza.

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