95 CONDIVISIONI

Emergenza freddo, Napoli non apre le stazioni della metro ai clochard, scontro De Magistris-Trapanese

L’ex sindaco Luigi de Magistris: “Sconcertante tenere chiuse le stazioni ai clochard”. Trapanese: “Non era una soluzione utile, non le usava nessuno e costavano 3mila euro al giorno. Ora ci sono strutture idonee”
A cura di Pierluigi Frattasi
95 CONDIVISIONI
Immagine

"A Napoli le stazioni della metro non restano aperte di notte per i clochard". È polemica a Napoli. L'ex sindaco Luigi de Magistris attacca il nuovo assessore al Welfare, Luca Trapanese: "È sconcertante – dice l'ex pm – la sua decisione di non autorizzare l'apertura notturna delle stazioni della metropolitana per i senzatetto in queste giornate molto fredde. Si adducono addirittura motivi economici, quando invero le casse del Comune hanno nutrite risorse ma si spende e spande per cose davvero assai opinabili".

Ma il responsabile delle politiche sociali della giunta Manfredi non ci sta: "Tenere aperte le stazioni di notte non serviva ed era uno spreco di fondi – dice Trapanese – pagavamo 3mila euro al giorno, ma non ci andava nessuno. Abbiamo cambiato strategia, ora i senza dimora sono accolti nelle strutture dedicate, con tutti i servizi".

La polemica scoppia sull'onda di un post pubblicato dal consigliere comunale Sergio D'Angelo, ex assessore al Welfare proprio della giunta De Magistris: "Con questo freddo – scrive su Facebook – spero che non si sia trascurato di tenere aperte le stazioni per consentire almeno un riparo di fortuna a chi vive in strada". Interviene un altro ex assessore demagistriano, Alberto Lucarelli: "Credo che non bisogna aspettare il freddo ma occorra un piano discusso in consiglio che preveda in presenza di determinato circostanze, soluzioni operative ed immediatamente praticabili di protezione dei cittadini senza fissa dimora. La programmazione e la prevenzione sono elementi fondativi per il governo della città. Non si può aspettare l'arrivo del freddo discutendo di soluzioni in maniera così improvvisata".

De Magistris: "Come sono spesi i fondi del Welfare?"

A 24 ore di distanza dal post interviene anche l'ex sindaco Luigi De Magistris:

La nostra amministrazione – dice – ha lasciato in eredità una gestione efficace e trasparente delle politiche sociali ed anche 20 milioni di euro tra fondi per i buoni spesa, utenze, taxi e libri, somme di cui si sono perse le tracce. Eppure sino ad ottobre del 2021 la gestione della fase pandemica era stata gestita, anche in collaborazione con le associazioni della città, in maniera impeccabile. Forse – conclude – i fragili non sono una priorità per la nuova amministrazione, che è distratta a fare altro invece che a pensare ai bisogni della popolazione".

Trapanese: "Le stazioni aperte non sono la soluzione"

Ma la replica dell'assessore Luca Trapanese non tarda ad arrivare:

"Le stazioni della metropolitana sono state aperte durante il periodo pandemico quando il servizio di trasporto si concludeva alle 20 e si aveva la possibilità di accogliere i senza dimora dalle ore 21.00 sino alle ore 7.00. Oggi che il servizio metropolitano è di nuovo a regime ci consente di accogliere le persone dalle ore 24,00 sino alle 5,00 del mattino, in funzione del proprio servizio. Quindi chi ha bisogno di essere accolto per il freddo alle 24 già ha trovato un accomodo o quantomeno non è più in grado di arrivare alla metro.

E aggiunge:

In questi ultimi anni è mancata da parte della precedente Amministrazione la predisposizione di un'accoglienza più dignitosa e duratura invece di concedere ai senza dimora solo una stazione metro. L’ex Sindaco dice di aver lasciato 20 milioni di euro alle politiche sociali eppure mi chiedo perché ad ottobre 2021, all’inizio del mio mandato, l’unità di strada era solo una (oggi sono cinque), il dormitorio pubblico con 120 posti letto accoglieva solo 19 persone con una coordinatrice che lavorava da casa (ad oggi abbiamo accolto 70 persone, una nuova equipe composta da quattro enti ognuno con un compito specifico tra accoglienza, parte medica, ascolto e reinserimento sociale, ed una nuova coordinatrice che al mattino si reca sul posto a lavorare di persona). La questione non è economica, seppur bisogna comunicare ai cittadini che l’apertura delle stazioni metro ha un costo di 3.000 euro al giorno a stazione: le persone senza dimora non ci vanno nelle stazioni, lo documentano i report giornalieri di ANM.

Il piano freddo della giunta Manfredi

La giunta Manfredi ha deciso di cambiare strategia rispetto al passato:

Come giunta Manfredi, riprende Trapanese, abbiamo ben pensato di mettere a regime questi fondi condividendo le modalità con gli enti gestori dei servizi dedicati alle persone senza dimora:

  • sin da ottobre 2021 abbiamo attivato nell’istituto Tanucci la disponibilità di 15 posti letto a bassissima soglia (si va e si dorme) offrendo loro la cena e una colazione.
  • abbiamo messo a disposizione nel nostro dormitorio pubblico 20 posti letto extra (oltre ai 120) per l’emergenza freddo con la reperibilità 24h
  • abbiamo offerto altri 7 posti letto sempre nel nostro dormitorio pubblico a bassissima soglia in un locale attiguo al piano terra.

Non li accogliamo a terra, come sarebbe successo nelle stazioni, ma in letti con lenzuola e coperte perché anche la solidarietà ha bisogno di essere fatta con dignità e non esclusivamente per l’apparire e per attirare consenso verso l’opinione pubblica. Oggi abbiamo una visione completa del problema, con un'emergenza in divenire, abbiamo investito tutti i fondi possibili, circa 25 milioni solo nel piano di zona oltre al Pnrr, oltre a fondi ministeriali che erano inutilizzati dalla precedente Amministrazione dal 2018 (circa 700 mila euro ad anno) stiamo attivando nuove strutture di accoglienza, abbiamo un protocollo di intesa con Asl e Diocesi. Va poi detto che i 20 milioni di bonus – per esattezza erano 10 ml buoni spesa, 8,3 ml bonus utenze, 3ml bonus taxi – li abbiamo salvati grazie a questa nuova Amministrazione! Dovevano essere spesi entro dicembre 2021 ed ad ottobre 2021 non erano state attivate neanche le procedure rischiando di perderli".

Vomero, Pace: "Si apra la stazione Vanvitelli"

Sulla vicenda, Salvatore Pace, consigliere della V Municipalità, Vomero Arenella, ha scritto una lettera all'amministrazione:

Nonostante le pressanti richieste avanzate da me e da altri Consiglieri Municipali nella competente Commissione Consiliare e anche in Consiglio, la Municipalità non ha messo in campo nessuna iniziativa o azione che le consentisse di essere presente nel lenimento delle sofferenze che questa situazione meteorologica arreca agli ultimi, ai più bisognosi ed emarginati: i senzatetto. Alla richiesta di apertura dell’ingresso della stazione della metropolitana di piazza Vanvitelli e di piazza Medaglie d’oro, ci è stato risposto che per l’ANM si trattava di un costo molto elevato e di un qualcosa che avrebbe prodotto effetti ridotti per lo scarso accesso di senzatetto. Una risposta totalmente incomprensibile.

E conclude:

Per quanto con la cassa bloccata e senza un euro dentro, la passata amministrazione ha sempre tenuto aperte le stazioni durante le ondate di freddo. Ora che il Comune ha finalmente avuto risorse e liquidità in abbondanza, non ci sono soldi per ristorare i costi di ANM? Pochi accessi? Per grazia di Dio, il nostro territorio vede la presenza di pochi senzatetto. Cosa vuol dire questo? Anche se pochi devono essere trattati peggio dei cani? Ma con quale coraggio ci guardiamo allo specchio? Chiedo ai destinatari della presente, ognuno per la propria parte, di fare tutto quanto nelle proprie possibilità per garantire ad horas l’immediata apertura degli ingressi delle stazioni, sperando che non ci debba scappare il morto per muovere a pietà questa Istituzione della Repubblica, caso in cui i responsabili avrebbero un nome e un cognome.

95 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views