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Elezioni irregolari, decaduta la Municipalità 2. Il Comune: “Ricorso al Consiglio di Stato”

Scomparse le schede non votate nel seggio 309, il TAR annulla la proclamazione degli eletti. Il Comune fa ricorso al Consiglio di Stato. La Municipalità del centro storico è nel caos.
A cura di Antonio Musella
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È un fatto senza precedenti da quando il Comune di Napoli si è suddiviso, con le elezioni del 2006, in 10 Municipalità. Con sentenza del Tar della Campania è decaduta la proclamazione degli eletti nella Municipalità 2, quella del centro storico che comprende i quartieri di Avvocata, Montecalvario, San Giuseppe, Porto, Mercato e Pendino. Un'area che contiene circa 100 mila abitanti e rappresenta il centro della città. Il motivo, secondo la sentenza del tribunale amministrativo, sta nelle gravi irregolarità registrate in un solo seggio, il 309 nel quartiere Mercato. Il Tribunale ha comunicato la decadenza ai consiglieri di municipalità, stabilendo che si dovrà votare nuovamente, ma solo nel seggio 309. Una situazione inedita rispetto alla quale il Comune ha annunciato ricorso al Consiglio di Stato.

Le gravi irregolarità registrate dal TAR

I fatti riguardano il seggio 309, nel quartiere Mercato all'interno dell'Istituto Comprensivo "Borsellino". Secondo il Tribunale è stato impossibile ritrovare le schede validate dal presidente ma che non sono state votate dagli elettori. Come si legge nella sentenza, nonostante le ricerche presso gli uffici comunali, è stato impossibile trovare riscontro. Le schede sembrano scomparse. Una circostanza che lancia una pesante ombra su possibili brogli che possono essersi verificati all'interno di quel seggio. O, più semplicemente, ci parlano di un disastro organizzativo di enormi proporzioni.

Il TAR ha rimandato addirittura alla Corte dei Conti la valutazione per il danno erariale dovuto agli errori di tutta la catena di comando, dal presidente del seggio elettorale a salire. La sentenza dispone, viste le gravi irregolarità del seggio 309, l'annullamento della proclamazione degli eletti, che negli ultimi giorni è stata notificata ai consiglieri di municipalità. Sarà necessario dunque votare nuovamente nel solo seggio 309 per poter ripristinare la democrazia nella Municipalità 2 e arrivare quindi alla nuova proclamazione. Nel frattempo, come fanno sapere da Palazzo San Giacomo, resta in carica solo il presidente, Roberto Marino, del centrosinistra, eletto tra l'altro con una maggioranza bulgara pari al 73 %. È sostanzialmente impossibile che l'esito di un solo seggio elettorale possa ribaltare l'esito delle elezioni dell'ottobre del 2021, ma intanto la Municipalità resterà senza consiglio. Una sospensione delle attività deliberative che potrebbe generare un ulteriore caos nella già precaria tenuta amministrativa della Municipalità 2.

Il Comune: "Ricorriamo al Consiglio di Stato"

Da Palazzo San Giacomo, a quanto apprende Fanpage.it, filtra sgomento e sorpresa per una decisione del TAR che crea uno scenario di grandissima confusione. "Abbiamo fatto ricorso al Consiglio di Stato – fanno sapere dall'amministrazione Manfredi – intanto il presidente Marino resta in carica fino a nuova pronuncia, abbiamo chiesto la sospensiva della sentenza del TAR. Il tutto è già stato presentato, dobbiamo attendere qualche giorno". Se ci sarà la sospensiva, i consiglieri ritorneranno al proprio posto garantendo un governo lineare al territorio, ma in caso contrario gli scenari che si aprirebbero sono assolutamente incerti.

Al momento la seconda Municipalità ha un presidente che, come sottolineato da Palazzo San Giacomo, resta in carica, e solo due assessori nominati su tre e senza vice presidente. Una situazione questa frutto dello scontro sulle giunte delle municipalità che sta sconquassando la maggioranza di Gaetano Manfredi da quasi un anno.

Ma, nel caso non arrivi la sospensiva, quando si potranno svolgere le elezioni nel seggio 309? Difficile dirlo. Secondo le finestre temporali legate alle elezioni amministrative su scala nazionale, si potrebbe addirittura ipotizzare la data di marzo 2023 in contemporanea con le elezioni politiche. Significherebbe avere una Municipalità senza consiglio per almeno 9 mesi. Un vero disastro. Complesso, ma non impossibile, poter prevedere una data più vicina, ad esempio ad ottobre prossimo, cioè tra 4 mesi. Ma sarà necessario un decreto ad hoc. Il decreto "seggio 309".

I consiglieri: "Situazione assurda, impossibile stabilire gli aventi diritto"

Tra i consiglieri della Municipalità 2 in questi giorni è un susseguirsi di riunioni, incontri, "processioni" a Palazzo San Giacomo ed alla sede del Consiglio Comunale di Via Verdi, per capire cosa ne sarà di loro. Angela Parlato, consigliera di maggioranza eletta in Napoli Solidale, spiega la complessità della vicenda legata anche al ritorno al voto. "Un Consiglio senza i consiglieri non ha motivo di esistere, mi chiedo se davvero si possa ipotizzare di andare avanti per mesi solo con un presidente e due assessori, mi sembra assurdo", dice a Fanpage.it.

Ma la situazione, se fosse mai possibile, è ancora più complicata. "Se non dovesse arrivare la sospensione della sentenza del TAR si dovrà rivotare nel seggio 309, però mi chiedo: in questi 9 mesi quanti elettori sono deceduti? Quanti elettori hanno compiuto i 18 anni di età maturando il diritto al voto? Quanti si sono trasferiti in altre zone perdendo il diritto al voto in questa municipalità? E quanti invece si sono trasferiti qui maturando il diritto al voto per questo ente territoriale? Insomma, come si fa a stabilire la platea degli aventi diritto? Non è una situazione statica rispetto a 9 mesi fa, l'elettorato è cambiato".

Dall'opposizione Chiara Capretti di Potere al Popolo, che conta due dei soli sette consiglieri di opposizione, punta il dito sui fatti del seggio 309: "I fatti contestati nella sentenza del TAR sono gravissimi e bisogna fare piena luce su quanto è avvenuto nel seggio 309 – spiega Fanpage.it – da molte tornate elettorali ormai lanciamo allarmi sul condizionamento del voto e sul rischio dei brogli, quello che è avvenuto in quel seggio ci dice che è sempre più necessario un controllo popolare sul voto per garantire la democrazia. Adesso però bisogna affrontare subito la questione per far riprendere funzioni al consiglio che deve continuare a lavorare", conclude.

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