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Elezioni Regionali 2025

Elezioni in Campania, c’è chi ha votato Francesco Emilio Borrelli e Rita De Crescenzo. Peccato non fossero candidati

Voti per il parlamentare “social” e per la controversa titkoker, entrambi non candidati alle Elezioni Regionali in Campania.
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Sono agli antipodi uno dell'altra. Il primo è Francesco Emilio Borrelli, parlamentare verde, politico anti-cialtroni, notissimo anche fuori Napoli grazie alla sua presenza costante sui social. La seconda è la controversa tiktoker Rita De Crescenzo, a sua volta ‘fresca' del fallimento del suo endorsement elettorale, quello verso Pasquale Di Fenza, ex consigliere – altrettanto controverso –  ricandidato alle elezioni in Campania ma "trombato" dopo aver raggranellato poco più d'un migliaio di voti.

Sia Borrelli che De Crescenzo sono accomunati oggi da un dato: ci sono state persone, tra le pochissime che in Campania hanno votato alle Regionali (abbiamo avuto una affluenza bassa, del 44% circa) che li hanno votati. Ovvero hanno messo il loro cognome sulla scheda elettorale. Peccato che né il politico anti-cialtroni né la tiktoker dei balletti fossero candidati. Quindi quei voti sono stati tutti annullati.

La controprova sul dato è difficile da ottenere, visto i voti annullati non vengono specificati dal Viminale. Tuttavia stiamo a ciò che raccontano Borrelli e il candidato non eletto di Forza Italia, ovvero Di Fenza. Quest'ultimo ai microfoni della trasmissione La Radiazza di Gianni Simioli su Radio Marte ha dichiarato: «Mi sono arrivate queste notizie sui voti nella municipalità di Poggioreale, ossia delle 200 schede con la scritta Rita De Crescenzo. È stato penalizzante».

Per Borrelli è egli stesso a raccontare questa circostanza, nel corso di un incontro universitario con la cattedra di Social Politics del docente Marco Valbruzzi al dipartimento di Scienze Sociali dell'Università Federico II di Napoli, insieme all'analista politico Domenico Giordano. «Come Verdi non avevamo rappresentanti di lista in tutte le oltre 5mila e 800 sezioni della Campania – ha raccontato stamattina il deputato, sollecitato dalle domande degli studenti, molto curiosi sul suo lavoro -. Tuttavia in almeno mille sezioni eravamo presenti e sono uscite circa 1.200 schede col mio nome».

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