Edmondo Cirielli è il candidato del centrodestra alle Regionali in Campania a un mese e mezzo dalle elezioni

Edmondo Cirielli, 61 anni, natali a Nocera Inferiore in provincia di Salerno, ufficiale dei carabinieri, esponente di Fratelli d'Italia e attuale viceministro degli Esteri nel governo di Giorgia Meloni, è il candidato del centrodestra (Fdi, Lega, Forza Italia). Sarà annunciato nelle prossime ore (stamane il partito della premier si è portato avanti e lo ha "lanciato"). Era il candidato più probabile da mesi, ma prima di arrivare al suo nome il centrodestra è passato attraverso una sofferta selezione senza esclusione di delusioni e veleni. Cirielli se la vedrà contro l'ex presidente della Camera Roberto Fico, candidato del centrosinistra (Pd, Alleanza Verdi-Sinistra, Movimento Cinque Stelle) alla stessa poltrona di Palazzo Santa Lucia.
Gli ultimi giorni sono stati abbastanza complicati per la coalizione di governo. In Campania – a differenza di quanto accaduto nelle Marche e in Calabria – i sondaggi elettorali erano e restano sfavorevoli. Meloni, Tajani e Salvini hanno faticato a trovare la quadra per un candidato e sono stati spesi, per non dire "bruciati", nomi importanti della società civile: il presidente di Confindustria Campania, l'imprenditore Costanzo Jannotti Pecci; il Rettore dell'Università "Federico II" di Napoli Matteo Lorito e il suo omologo all'Università "Vanvitelli" di Caserta Gianfranco Nicoletti; perfino l'attuale prefetto di Napoli Michele Di Bari, dato quasi per certo fino a due settimane fa.
Poi c'erano i nomi politici: l'europarlamentare di Forza Italia Fulvio Martusciello dopo l'indagine per il "caso Huawei" aveva mollato la presa fin da subito; su Giosy Romano, attuale coordinatore della Zes (Zona economica speciale) del Mezzogiorno non si è trovata la quadra perché sgradito allo stesso Cirielli, tant'è che Romano nei giorni scorsi si era definitivamente sfilato: «Io non sono proprio interessato». Molto ha giocato la convinzione di giocare una battaglia già persa in partenza. Qualcuno non se l'è sentita, altri avrebbero voluto garanzia di un posto alle prossime Elezioni Politiche, garanzia che nessun partito ha potuto fornire oggi, con così largo anticipo su un quadro politico nazionale non liquido ma sicuramente mutevole.

E veniamo alle ultime ore. Caduta l'ipotesi Giosy Romano, nonostante l'interlocuzione diretta con Giorgia Meloni, l'ultimo a poter accettare era il primo ipotizzato qualche mese fa, ovvero il viceministro Cirielli. Sgradito a parte di Forza Italia (Maurizio Gasparri in primis) e a parte della Lega che già punzecchia chiedendo si dimetta prima dal governo (lo ha fatto oggi il capogruppo della Lega al Senato Massimiliano Romeo, "messo a posto" subito dal vicesegretario della Lega, Claudio Durigon), Cirielli ha accettato per il classico «spirito di servizio» pur sapendo che la battaglia è improba ed è stato rassicurato sul fatto che il suo posto a Palazzo Chigi non si tocca.
Cirielli è l'avversario più insidioso per Fico
Da un punto di vista squisitamente politico Edmondo Cirielli sarebbe l'avversario più insidioso possibile per Roberto Fico: politico scafato, dall'identità di destra ben definita, profondo conoscitore dei guai dell'area salernitana, ovvero del feudo di Vincenzo De Luca e del figlio Piero, azionisti di maggioranza del Partito Democratico in Campania.
Nelle poche settimane di campagna elettorale a sua disposizione il viceministro degli Esteri userà la leva della contrapposizione tra il governatore uscente e il candidato del campo largo per evidenziare le contraddizioni del centrosinistra in Campania su numerosi temi programmatici. L'argomento principale d'attacco ovviamente sarà la sanità: liste d'attesa, piano ospedaliero regionale, affollamento nei Pronto Soccorso, situazione delle Aziende sanitarie locali. Cirielli da agosto è sposato con Maria Rosaria Campitiello, Capo Dipartimento della prevenzione, ricerca e emergenze sanitarie del Ministero della Salute (il matrimonio è stato officiato da Ignazio La Russa).
Insomma: più parlerà De Luca e più gioverà a Cirielli. E difficilmente qualcuno riuscirà a mettere lo sceriffo in un angolo. Non ci riesce Elly Schlein ma nemmeno il primogenito Piero De Luca, neo segretario del Pd Campania. Il segretario nazionale di Azione Carlo Calenda, partito che in Campania difficilmente peserà sul risultato, sintetizza però efficacemente uno scenario possibilissimo: «L'esito delle Regionali in Campania è scontato: vincerà Fico con una coalizione dove si odiano tutti e non so come fanno a stare insieme. Risultato di tutto questo sarà un non governo, in una regione che ha un milione di problemi».