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La bara col morto deve “traslocare”: il carro funebre non ha l’assicurazione. A Napoli due sequestri di mezzi

La scoperta dei carabinieri a San Pietro a Patierno, quartiere della periferia Nord di Napoli: uno dei carri trasportava una bara, che è stata spostata su un altro mezzo.
A cura di Valerio Papadia
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Immagine di repertorio
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Carri funebri, utilizzati per il trasporto dei defunti, che viaggiavano senza assicurazione: questa la scoperta dei carabinieri a San Pietro a Patierno, quartiere della periferia settentrionale di Napoli, dove i militari hanno posto sotto sequestro due mezzi. I carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno messo in campo ordinari controlli dei veicoli presenti in strada: nulla di strano, fino a quando i militari dell'Arma non hanno deciso di controllare due carri funebri, entrambi sprovvisti dell'assicurazione automobilistica.

Come se non bastasse, uno dei due carri trasportava anche una bara: è stato così necessario spostare il defunto su un altro mezzo. Per i titolari dei due veicoli sono scattate multe salatissime, mentre i due carri sono stati posti sotto sequestro.

Non soltanto carri funebri: spesso, purtroppo, a Napoli anche le ambulanze sono state trovate mancanti della copertura assicurativa necessaria per circolare. L'ultimo caso soltanto pochi mesi fa, lo scorso ottobre: furono proprio i carabinieri a sorprendere un mezzo di soccorso senza Rca all'esterno dell'ospedale Fatebenefratelli in via Manzoni, a Posillipo, quartiere collinare di Napoli. A segnalare ai militari la presenza dell'ambulanza senza assicurazione una telefonata anonima.

E ancora, nel maggio precedente, un'ambulanza ha investito un agente di polizia in Zona Ospedaliera, dandosi poi alla fuga: quando il mezzo di soccorso è stato finalmente bloccato, dopo un inseguimento con gli agenti della Polizia di Stato, si è scoperto che non soltanto non aveva la copertura assicurativa, ma nemmeno la carta di circolazione.

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