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Dipendente della Regione Campania timbrava il cartellino e andava a lavorare in pizzeria

Timbrava il cartellino alla Regione Campania, l’ente guidato da Vincenzo De Luca, ma poi andava a lavorare nella pizzeria che gestiva col figlio: scoperto un dipendente pubblico che ora rischia il licenziamento, una maxi multa ed anche fino a 5 anni di carcere. La Guardia di Finanza di Salerno lo ha accusato infatti dei reati di false attestazioni/certificazioni e di truffa aggravata.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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foto di archivio
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Timbrava regolarmente il cartellino come se stesse iniziando un normale turno di lavoro d impiegato alla Regione Campania, l'ente guidato da Vincenzo De Luca. Poi però se ne andava a fare i fatti propri in giro, aiutando anche il figlio nella gestione di una pizzeria, di cui era comproprietario. Ma è stato scoperto dalla Guardia di Finanza e così per lui, dipendente della Regione Campania, sono ora scattate le accuse per vari reati, tra cui false attestazioni o certificazioni, nonché truffa aggravata. Rischia ora cinque anni di carcere, una maxi multa di diverse migliaia di euro ed il licenziamento per giusta causa.

La vicenda è accaduta a Eboli, nel Salernitano. I finanzieri hanno scoperto che l'uomo, un sessantenne impiegato presso il Servizio territoriale provinciale della Regione Campania a Salerno, timbrava regolarmente il cartellino in ufficio, per poi allontanarsi subito dopo per sbrigare le proprie faccende personali. Tra queste, è emerso dai pedinamenti eseguiti dai finanzieri salernitani, c'era anche la gestione di una pizzeria di cui era comproprietario assieme al figlio. Assenze che, tra l'altro, si prolungavano anche per l'intera giornata di lavoro, sebbene dai cartellini facesse risultare regolarmente la sua presenza in ufficio. Una pratica che l'uomo svolgeva da solo, ma che non gli ha permesso di scamparla alle indagini della Guardia di Finanza che, una volta raccolto il materiale accusatorio, ha formalizzato quest'oggi l'avviso di conclusione delle indagini preliminari. L'uomo è ora accusato di false attestazioni/certificazioni e di truffa aggravata per il presunto danno patrimoniale causato alla Regione Campania, visto che continuava a percepire lo stipendio pur di fatto non lavorando nei giorni ed orari previsti. Le pene previste per questa tipologia di reati sono in caso di condanna definitiva il licenziamento, fino a cinque anni di carcere ed una multa fino a 1.600 euro.

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