“Diffusione nuove varianti e aumento ricoveri” per questo De Luca vieta le feste in piazza a Natale

“Diffusione di nuove varianti e un tasso di ospedalizzazione che rischia, in concomitanza con la contemporanea circolazione di virus influenzali e sinciziali – particolarmente rilevanti in età pediatrica e neonatale – di congestionare le strutture sanitarie”. Ecco i motivi dell'Unità di Crisi Covid19 alla base della decisione del governatore Vincenzo De Luca di vietare le feste in piazza e gli aperitivi in Campania per le feste di Natale e Capodanno. C'è il rischio, insomma, di una saturazione dei reparti ospedalieri destinati al Covid.
L'ordinanza numero 27 firmata oggi dal presidente della Regione dispone dal 23 dicembre al 1 gennaio 2021 divieto di consumo di cibo e bevande, ad eccezione dell'acqua, nelle aree pubbliche. Tranne che ai tavoli all'aperto nel rispetto delle regole anti-Covid19. Stop feste di piazza e prorogato obbligo di mascherina all'aperto in luoghi non isolati. E nelle giornate del 23,24, 25 e 31 dicembre 2021 e 1 gennaio 2022 divieto dalle 11 alle 5 del mattino a bar e ristoranti di vendita per asporto di bevande.
L'Unità di Crisi: "Ricoveri in aumento"
Il dispositivo nasce sulla base del monitoraggio sull'andamento della pandemia del Coronavirus da parte della task force regionale. “Il Report di Monitoraggio numero 82 del 10 dicembre 2021, Fase 2 (DM Salute 30 aprile 2020) Dati relativi alla settimana 29 novembre-5 dicembre 2021 (aggiornati al 7 dicembre 2021) attesta per la Regione Campania un valore di Rt pari ad 1”. Tuttavia, sottolinea l'Unità di Crisi, i dati dei contagi sono in peggioramento.
“I dati relativi alla settimana successiva al 5 dicembre 2021, registrati dalla Piattaforma regionale Sinfonia e comunicati alla Piattaforma di Sorveglianza Sanitaria Nazionale, evidenziano un ulteriore peggioramento degli indicatori di sorveglianza regionale e, in modo particolare, quelli relativi al numero di focolai per settimana e dei focolai complessivi nonché quello di incidenza settimanale (RT) che si prevede superiore al valore di 1.
L'Unità di Crisi regionale, all'esito della competente attività di monitoraggio del trend relativo alla diffusione dei contagi sul territorio italiano e nella regione Campania, nonché della relativa evoluzione degli scenari di contesto formulati mediante analisi con modelli exponential smmothing model, ha espresso avviso che “l'attuale situazione epidemiologica registra un progressivo aumento dei contagi favorito dalla diffusione di nuove varianti e un tasso di ospedalizzazione che rischia, in concomitanza con la contemporanea circolazione di virus influenzali e sinciziali – particolarmente rilevanti in età pediatrica e neonatale – di congestionare le strutture sanitarie”.
“Siffatta situazione, già delicatissima, rischia di essere ulteriormente aggravata dall'aumento della mobilità e delle relazioni interpersonali tipiche della socialità connessa alle festività e dai prevedibili assembramenti connessi alle stesse, peraltro spesso nell'inosservanza del rispetto delle misure di prevenzione sanitaria (e, in particolare, utilizzo di DPI e distanziamento) in prossimità dei bar e degli esercizi commerciali e, in generale, negli spazi pubblici”.
“Occorre, pertanto – anche per evitare di vanificare gli effetti della campagna vaccinale in corso – rafforzare le misure indicate nell'ordinanza presidenziale 26 del 29 ottobre 2021. In particolare, si ritiene necessario: prevedere, nei giorni nei quali sono prevedibili pericolosi affollamenti e assembramenti in prossimità di bar e degli esercizi di ristorazione, l'introduzione del divieto di vendita con asporto, ai bar e agli altri esercizi di ristorazione, dalle ore 11 del mattino, di bevande, alcoliche e non alcoliche, con esclusione dell'acqua; estendere all'intera giornata il divieto di consumo di bevande alcoliche nelle aree pubbliche e aperte al pubblico, già disposto dall'ordinanza 26 del 29 ottobre 2021”
Stabilire il divieto di svolgimento di eventi, feste o altre manifestazioni in luogo pubblico che possano dar luogo a forme di assembramento o affollamento difficilmente gestibili; confermare l'obbligo di utilizzo dei DPI anche all'esterno.
Al fine di scongiurare l'aggravamento della situazione epidemiologica sul territorio regionale nell'attuale, delicata fase del fenomeno epidemiologico registrato sul territorio nazionale e regionale, occorre disporre secondo l'avviso espresso dall'Unità di Crisi al fine di impedire l'insorgere di situazioni di assembramento o affollamento di difficile controllo e sorveglianza”.