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Desaparecidos, l’ex ufficiale Troccoli in carcere a Salerno dopo la condanna all’ergastolo

Condannato all’ergastolo Jorge Nestor Troccoli, ex ufficiale uruguaiano accusato di aver fatto parte del Piano Condor, l’organizzazione che reprimeva il dissenso contro i regimi militari torturando e facendo “sparire” migliaia di contestatori. Dal 2007, era fuggito in Italia ed oggi, arrivata la sentenza, è stato prelevato dagli uomini del Ros a Battipaglia e portato nel carcere di Fuorni.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Questa mattina le porte del carcere Fuorni di Salerno si sono aperte per Jorge Nestor Troccoli, ex ufficiale dell'esercito uruguaiano condannato in via definitiva per l'Operazione Condor, che negli anni Settanta e Ottanta portò alla morte di migliaia di persone in tutto il Sud America durante l'instaurazione delle dittature che travolsero quasi tutti i regimi democratici latinoamericani. Troccoli si trovava questa mattina all'ospedale di Battipaglia per degli esami medici, ha fatto sapere il suo avvocato, quando è stato raggiunto dai militari del Ros che lo hanno portato prima in caserma e poi nel carcere salernitano.

Da tempo viveva in Italia, e come tanti altri ex ufficiali degli eserciti di mezza America Latina aveva cercato rifugio in Europa dopo la caduta dei regimi militari. Troccoli è stato condannato all'ergastolo insieme ad altri tredici tra ex alti ufficiali, esponenti delle giunte militari e dei Servizi di sicurezza nell'ambito di una inchiesta della magistratura italiana sui "desaparecidos" di origine italiana scomparsi negli anni di piombo del Cono Sud. "Il processo Condor non è un processo storico, non si processava la Storia", ha detto Jorge Ithurburu, presidente della onlus 24 marzo, "Era un processo penale dove sono stati processati dei criminali che hanno sequestrato, torturato e ucciso decine di persone. Questa sentenza penale va eseguita, e la detenzione di Troccoli dimostra che lo Stato italiano ne darà seguito ed effettività. Troccoli ancora non ci ha detto dove sono i cadaveri delle sue vittime, è ancora in tempo", ha concluso Ithurburu. Tra i principali accusatori di Troccoli, anche un uruguaiano che nel 1977 a soli vent'anni venne catturato in casa, deportato e torturato solo perché sospettato di essere un attivista "contrario" al regime.

Tanti i processi negli ultimi anni contro gli ex "grandi nomi" dei regimi sudamericani. Nel 2007, la magistratura uruguaiana aprì un fascicolo anche su di lui, e fu allora che scappò in Italia, venendo a vivere nel Cilento, tra Marina di Camerota e Battipaglia. Troccoli aveva fatto parte del Fusna, il gruppo che aveva il compito di scovare e catturare chiunque si opponesse al regime in Uruguay, oltre ad essere il capo dei servizi segreti della marina (l'S2) e nel 1977 divenne il tramite tra i regimi di Argentina ed Uruguay all'interno del Piano Condor, l'operazione che era nata nel 1975 a Santiago del Cile che aveva come scopo comune catturare, torturare e far sparire tutti coloro che negli otto paesi sudamericani "fondatori" si opponessero ai regimi militari.

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