
A Napoli c'è un modo di dire che non lascia scampo ad altre interpretazioni: «'O stanne parianno ncuollo». Ovvero: si divertono a sue spese. È accaduto questo, ieri sera, a Luigi De Magistris, ex sindaco di Napoli con un futuro forse ancora in politica, ma sicuramente come commentatore dei fatti napoletani e non sui social network e nei talk show televisivi.

Ieri su Instagram De Magistris si è ringalluzzito perché un sacco di stories lo citavano (o meglio, ‘taggavano') definendolo poco più del miglior sindaco al mondo e associando alle sue foto varie canzoni, da ‘Mi Manchi' di Fausto Leali a "Male" di Rosario Miraggio. «L'unico a pensare alla incolumità degli studenti»; «Ci manca sindaco. Rimarrà sempre l'unico ad aver dato voce a noi ragazzi. Grazie»; «Ci manchi fratello»; «In quel momento, anche senza aver guardato la sua storia, sapevamo che il giorno dopo non saremmo dovuti andare a scuola con tempeste e raffiche di vento…».
L'ex sindaco ha ricondiviso le story Instagram scrivendone una di ringraziamento: «Care ragazze e cari ragazzi miei, mi state inondando di messaggi di affetto. Grazie di cuore. Vi voglio bene. Il vostro Sindaco per sempre».

Ma nei messaggi c'era ben poco di "politico" o di reale condivisione dell'azione politica del leader di DeMa: gran parte dei messaggi dei ragazzi, studenti di scuole medie e superiori, rievocavano le innumerevoli chiusure scuole per allerta meteo diramate da De Magistris quando era sindaco.
Una linea evidentemente non condivisa dall'attuale primo cittadino Gaetano Manfredi che in questi giorni di maltempo su Napoli ha deciso di tenere gli istituti aperti, in assenza di reali rischi (non c'era l'allerta vento, vero problema in questi casi). Manfredi, docente alla Federico II ed ex ministro all'Università, nel suo programma ha annunciato di ritenere prioritari gli interventi di edilizia scolastica, proprio per evitare continue chiusure di scuole che arriverebbero peraltro dopo un anno e mezzo di Didattica a distanza causa Covid.
