De Magistris: “App Immuni? Non l’ho scaricata, non la ritengo sicura per la privacy”

"Non ho scaricato l'app Immuni. Non mi convince, soprattutto per la questione della privacy". Luigi De Magistris, sindaco di Napoli, entra a muso duro contro l'app varata dal governo per tracciare i contagi. Lo ha detto in diretta su La7, a Tagadà, il programma condotto dalla giornalista napoletana Tiziana Panella (all'anagrafe Emerenziana Panella). Non è la prima volta che il sindaco di Napoli si mostra "perplesso" sull'utilizzo dell'app del governo.
"Se serve da un punto di vista della prevenzione, a monitorare i casi positivi o avere la mappatura sierologica, ha un senso", aveva detto già ad aprile sempre a La7, nel programma Omnibus, "Ma se diventa il controllo dei movimenti degli italiani, da utilizzare magari per altro, senza sapere chi c'è dietro, allora un po' di rischio lo vedo". Sempre ad aprile, ne aveva parlato come un suo possibile "rischio di preoccupazione", sempre per la questione della privacy. Nel corso della trasmissione di oggi su La7, il sindaco partenopeo ha anche sottolineato ancora una volta il suo malumore nei confronti di Vincenzo De Luca. Ed in particolare, sui dati specifici del contagio in città, che a suo dire non sarebbero forniti a Palazzo San Giacomo. Già nei giorni scorsi aveva attaccato Palazzo Santa Lucia proprio su questo punto, dicendo che dalla Regione "vanno forniti ai sindaci i numeri con caratteristiche, quartieri, mappature epidemiologiche, trend", cosa che invece non avverrebbe, con tutti i problemi del caso. In primis che "se volessimo prepararci per esempio a provvedimenti mirati, immediati ed efficaci, senza arrivare alla chiusura totale che lui minaccia avendo ripreso dal garage il lanciafiamme che aveva deposto durante la campagna elettorale per ragioni politiche", aveva spiegato qualche giorno fa. Metafora, quella del lanciafiamme lasciato in garage durante la campagna elettorale che ha poi ripreso anche oggi in diretta a Tagadà.