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Guerra in Ucraina

De Luca del Venerdì di Pasqua, il video della settimana è anti-Zelensky

Vincenzo De Luca continua nelle sue analisi sulla guerra in Ucraina. Stavolta il suo video è su Zelensky.
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Il Vincenzo De Luca post-zuppa di cozze, nel suo Venerdì di Pasqua di settimanale diretta video,  è per metà concentrato sulla guerra in Ucraina, argomento che – ormai è chiaro – infervora le parole pubbliche del presidente della Regione Campania.

Anche stavolta fedele al personaggio, De Luca, come già fatto in altre occasioni, condisce la vicenda russo-ucraina di considerazioni, di paragoni, di parallelismi, parlando davanti alla telecamera collocata in una stanzetta nel palazzo del Genio Civile di Salerno. L'oggetto delle sue attenzioni oggi è Volodymyr Oleksandrovyč Zelensky, il presidente d'Ucraina. E dunque ci troviamo davanti ad un match da wrestling: ‘o governatore vs. the servant of the people. 

De Luca sa fin dove può spingersi: è un politico navigato e un oratore accorto, è politicamente iper-strutturato. Dunque  sì, «Zelensky ha avuto coraggio, capacità di leadership di guida per il suo popolo, questo merita rispetto». Poi arrivano i "ma". «Non sono per la mitizzazione di nessuno», preavvisa i suoi fedeli spettatori.
Poi, via all'analisi socio-comunicativa del presidente ucraino, mettendo addirittura a paragone la pandemia in Campania e l'invasione russa in Ucraina:

Ha dimostrato di sapere vincere la guerra della comunicazione, ha stravinto la guerra della comunicazione. Ma comincio a domandarmi come faccia trovare il tempo ogni mattina di fare 2, 3, 4 video.
Ricordo che quando c'era la fase acuta del Covid non trovavamo il tempo neanche di respirare…ammirati che trovi il tempo e lo stato d'animo per fare 2-3 video al giorno anche con una resa dell'immagine perfetta, certo abbiamo scoperto dopo che c'era un satellite offerto dagli Stati Uniti.

L'ultima bizzarria che mi colpisce che Zelenskij e l'Ucraina vorrebbero dettare l'agenda di lavoro a Papa Francesco e decidere anche chi deve portare la croce nella processione del Venerdì Santo. Sarebbe opportuno che qualcuno ricordasse agli interlocutori di ritornare coi piedi per terra.

Il presidente della Regione Campania chiama in causa anche l'arresto del capo dell'opposizione ucraina, «immagine che non mi è piaciuta». E  poi la richiesta delle armi «la vera potenza militare a me sembra l'Ucraina»:

Abbiamo sentito raccontare che in Ucraina c'è un conflitto tra la democrazia liberale e le dittature, poi abbiamo appreso in questi giorni che il capo dell'opposizione ucraina, tale Medvedchuk, è stato arrestato. Credo che fosse un partito di opposizione di 43 parlamentari.
Abbiamo visto la sua immagine, una persona un po' sfatta, squinternata, con le manette e la tuta mimetica. Non mi è piaciuta quell'immagine per un'Ucraina esempio di democrazia liberale, il capo dell'opposizione arrestato e ammanettato.

Visto che la cattedra c'è, tanto vale alzare la bacchetta:

Vedo crescere in Italia e in Occidente un'onda, una valanga di conformismo, di ideologismo, di irrazionalità. Tutte le immagini e i commenti hanno un unico obiettivo: tentare di dimostrare che l'ampliamento della Nato è una cosa giusta, razionale e ragionevole per contrastare l'aggressore, che ovviamente c'è, ma che andava fermato 5 mesi fa, non adesso.

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