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Guerra in Ucraina

De Luca: “Nella guerra in Ucraina non ci sono innocenti e non si capisce cosa è vero o falso”

Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca: “La mia opinione è questa: nella guerra c’è un colpevole, certo. Ma non vi sono innocenti”
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Il massacro – questo lo dice – è «un bagno di sangue sulla pelle di un popolo, che è il popolo ucraino». Ma per il resto Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, quella per intenderci che è fra le tre che ospitano più profughi ucraini in Italia, sostiene di coltivare dubbi e, guardando le immagini e leggendo le notizie, non sapere dov'è la verità. «Stiamo assistendo a un bagno di sangue, al di là delle immagini che arrivano sulle quali non dico niente perché siamo in guerra, non si riesce mai a capire quello che è vero e quello che è falso», afferma. Poi, il carico da cento: «La mia opinione è questa: c'è un colpevole, certo. Ma non vi sono innocenti».

Il pensiero del politico salernitano è già stato espresso più volte nei suoi settimanali monologhi del venerdì dove ormai la guerra ha sostituito la trattazione della situazione Covid in Campania. Ecco cosa dice D Luca:

C'è un colpevole che è la Russia, che ha adottato la logica della guerra preventiva come già ha fatto Bush in Iraq nel 2003, ed è colpevole di aver promosso questa invasione, ma non ci sono innocenti. Non sono innocenti quelli che non hanno mai parlato in questi mesi di neutralità dell'Ucraina com'era necessario fare, non sono innocenti quelli che hanno immaginato di estendere un'alleanza militare anche all'Ucraina, non sono innocenti quelli che non hanno promosso un'iniziativa europea per tenere dentro l'Europa Russia e Ucraina sulla base di una politica intelligente.

Ha dunque una ricetta, il governatore? Pare di sì: «Dovremmo promuovere come Europa un'iniziativa a livello di Nazioni unite, l'Europa non ha credibilità oggi come mediatore. Le Nazioni unite dovrebbero promuovere un cessate il fuoco immediato per la situazione così com'è, congelarla per tentare di riaprire per quanto possibile la via di un compromesso onorevole, proponendo ovviamente alla Russia la neutralità dell'Ucraina e cercando di evitare mutilazioni territoriali. Ma mi pare difficile dopo l'esplosione del conflitto».

Diverso è l'approccio del suo antagonista degli ultimi anni, Luigi De Magistris, ex sindaco di Napoli che però, al pari di De Luca, pure dubbi non ha: «I governi non perseguono via diplomazia»:

L'espulsione di diplomatici è l'ulteriore prova che i governi occidentali non perseguono la via della diplomazia. Non si può andare in guerra con un governo senza legittimazione popolare e sfiduciato dalla maggioranza del popolo che dice no a invio armi e aumento spese militari.

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