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De Luca fa ricorso contro il Governo: “Vuole tagliare 170 scuole in Campania”

Il governatore della Campania in diretta web: “Facciamo fronte a iniziative irresponsabili di chi taglia anziché preoccuparsi di ampliare il tempo pieno”
A cura di Pierluigi Frattasi
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"Abbiamo fatto ricorso contro la decisione del governo nazionale di tagliare 170 scuole in Campania. Facciamo fronte a iniziative irresponsabili di chi taglia anziché preoccuparsi di ampliare il tempo pieno e il personale scolastico, che così invece sarà ridotto". Non le manda a dire il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, che nel corso della consueta diretta web del venerdì lancia bordate nei confronti del Governo Meloni.

Proprio oggi, la Svimez, l'associazione per lo sviluppo dell'industria nel Mezzogiorno, ha fotografato il divario che esiste tra gli investimenti nel settore dell'educazione e formazione tra Centro-Nord e Sud Italia. In Campania oltre 200 mila studenti non hanno il servizio mensa, quasi l'87% della popolazione scolastica che è di 232mila alunni. Mentre, sempre secondo il report Svimez, uno studente di scuola primaria di Napoli fa 200 ore in meno di lezione all'anno rispetto ad un suo omologo del centro-nord. Per una spesa di circa 400 euro in meno.

"Non finanziato il piano di edilizia scolastica"

"Nella legge nazionale di bilancio – spiega De Luca – non è stato finanziato il piano triennale di edilizia scolastica, piani concreti a cui dovrebbe interessarsi il governo nazionale. Noi proseguiamo intanto il lavoro su ‘Scuola Viva‘ che è stata finanziata per i prossimi 4 anni con altri 100 milioni di euro per centinaia di scuole che fanno apertura pomeridiana coinvolgendo 500mila studenti e 3mila lavoratori. Ricordo che sulla scuola la competenza è Comunale e Statale, la Regione ha fatto però misure di aiuto importanti. Oggi dobbiamo richiedere anche a Comuni e Province lo stato delle scuole perché abbiamo casi di scuole senza neanche riscaldamento, cose incredibili". "Noi dobbiamo stabilizzare e professionalizzare insegnanti di sostegno – conclude il governatore – per consentire a bambini disabili e autistici di frequentare con dignità e profitto le scuole. Ma il governo sembra preoccupato di altro".

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