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De Luca citato a giudizio dalla Corte dei Conti per assunzione vigili: “Danno da 400mila euro”

La Corte dei Conti della Campania ha depositato una citazione in giudizio nei confronti del presidente Vincenzo De Luca: secondo la magistratura contabile l’assunzione nello staff regionale di 4 vigili, già collaboratori storici quando il Presidente era Sindaco a Salerno, ha comportato uno sperpero di denaro pubblico quantificabile in 400mila euro.
A cura di Nico Falco
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La Procura regionale della Corte dei Conti della Campania ha depositato un atto di citazione in giudizio nei confronti del governatore Vincenzo De Luca, per la vicenda dei quattro vigili spostati nello staff regionale; la magistratura contabile ha stimato il danno in 403.643,21 euro di denaro pubblico che sarebbe stato secondo l'accusa sperperato con le nuove nomine. La vicenda al centro degli accertamenti risale al 2016, quando quattro ex vigili urbani di Salerno, collaboratori storici di De Luca quando questi ricopriva l'incarico di Primo Cittadino, vennero assunti negli uffici di diretta collaborazione della presidenza della Giunta. Per il governatore si prospetta quindi un processo contabile, nel quale dovrà giustificare lo spostamenti degli agenti nel proprio staff e motivare le indennità a loro attribuite.

La Corte dei Conti si era attivata per verificare se ci fosse stato uno sperpero di denaro pubblico. In questo lasso di tempo ha controllato minuziosamente tutti gli aspetti relativi alle assunzioni negli uffici di staff della Regione Campania degli ex vigili urbani; assunzioni lecite e possibili, che possono essere determinate da criteri di fiducia, ma la qualificazione economica deve attenersi a determinate caratteristiche che dipendono dall'incarico ricoperto. La vicenda giudiziaria in cui è indagato De Luca nasce un anno dopo l'assunzione, nel 2017, e per un caso fortuito: l'autista che stava accompagnando De Luca a casa a Salerno tamponò una ragazza su uno scooter; la presenza di un dipendente comunale salernitano alla guida dell'auto di servizio della Regione Campania scatenò le polemiche, partite dall'opposizione, che portarono prima all'inchiesta della Procura di Napoli e poi a quella della Corte dei Conti.

Le nomine dei vigili sono state di recente sospese. Gianfranco Baldi era stato incaricato di occuparsi dei rapporti con la conferenza Stato-Regioni e la conferenza unificata e organi legislativi nazionali; a Giuseppe Muro era stato affidato il compito di gestire i rapporti coi consiglieri regionali; a Giuseppe Polverino era andato l'incarico di gestire i rapporti con la presidenza del Consiglio regionale e, infine, Claudio Postiglione era stato incaricato di curare i rapporti con strutture regionali e istituzioni locali.

La Regione: "Risparmiati 84mila euro l'anno"

La Regione Campania ha fatto sapere che "ogni provvedimento è stato vagliato dall'Ufficio di Gabinetto" e che c'è "massima serenità rispetto alle valutazioni che farà la Corte dei Conti". "L'indagine triennale – si legge in una nota – verte su questo interrogativo: i collaboratori che a turno accompagnano il Presidente della Regione erano solo collaboratori o facevano anche lavoro di segreteria mobile? Si comunica altresì che l'organizzazione dell'Ufficio di segreteria della Presidenza attuale, rispetto a quella precedente, ha comportato un risparmio di 84.000 euro l'anno".

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