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De Luca attacca Draghi: “Profondo disagio dopo parole su Sud, credevo ci chiedesse soldi indietro”

Il presidente della Campania, Vincenzo De Luca, parla di “profondo disagio” dopo le parole del premier Mario Draghi, che ha illustrato gli interventi per il Sud del Recovery Plan. “Se fosse andato avanti – ha detto – avremmo appreso che il Sud deve restituire qualche centinaio di miliardi al resto del Paese”. Per il governatore non c’è stato “nessun riferimento al divario di spesa storica”.
A cura di Nico Falco
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"Se fosse andato avanti per qualche altro minuto, avremmo appreso che il Sud deve restituire qualche centinaio di miliardi". Così Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, dopo la replica del premier Mario Draghi al Senato sul Recovery Plan, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza approvato dal Governo e trasmesso al Parlamento che prevede un investimento totale di 222,1 miliardi di euro.

"Ho ascoltato la replica del presidente Draghi relativa alle risorse per il Sud – si legge nella dichiarazione di De Luca, diramata dalla Regione Campania poco dopo l'intervento del premier – ho tirato un sospiro di sollievo quando il Presidente ha terminato questa parte del suo intervento. Se fosse andato avanti per qualche altro minuto, avremmo appreso che il Sud deve restituire qualche centinaio di miliardi al resto del Paese. Nessun riferimento al divario di spesa storica. E anche la colpa di non saper progettare e spendere. Nessuna analisi differenziata fra i diversi territori e istituzioni nel Sud, dove si ritrovano certamente aree di clamorosa inefficienza (e tollerate colpevolmente per anni dai governi centrali) ma anche realtà e classi dirigenti impegnate, in condizioni di pesante disparità, nella sfida dell’efficienza, dello sviluppo, della legalità e della sburocratizzazione".

"Si prova una sensazione di profondo disagio – ha concluso De Luca – Avremo modo di spiegare la storia e la realtà concreta e viva del Mezzogiorno e della sua gente, il più delle volte occultata dietro furbesche ed astratte letture contabili. Quanto ai consulenti offerti generosamente al Sud, vista l’esperienza fatta, dovremmo considerarla una chiara minaccia".

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