65 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Crollo cimitero di Poggioreale, piattaforma web per verificare l’identità dei defunti dispersi

Sono 93 i resti mortali già recuperati, 18 già identificati, altri 56 identificabili. Attivato portale online per cercare il proprio caro defunto disperso. Il link.
A cura di Pierluigi Frattasi
65 CONDIVISIONI
Immagine

Sono centinaia i resti mortali rimasti senza nome dopo il crollo al Cimitero di Poggioreale delle cappelle di San Gioacchino e dei Bianchi dei Dottori, avvenuto il 5 gennaio scorso. Le operazioni di recupero delle salme sono iniziate il 3 novembre. Ad oggi sono stati recuperati 93 resti mortali, dei quali 18 già identificati perché si trovavano in urne cinerarie o all’interno del lenzuolo dove c'era anche la bottiglietta di carafina, quella che contiene tutti i dati del defunto e che accompagna la salma. Ma non tutti i resti ce l'hanno. In alcuni casi le bottigliette si sono smarrite o sono andate distrutte.

Recuperate 93 salme, 18 identificate

Altri 56 resti sono identificabili, perché si conosce il loculo da dove sono stati prelevati. Bisogna solo incrociare i dati tra gli elenchi del Comune, quelli consegnati dai familiari, i dati dell’illuminazione votiva, l’epigrafe e quelli della Curia. Ma come si può fare a riconoscere un defunto in tutti gli altri casi? Per agevolare le operazioni di identificazione, però, il Comune di Napoli ha pensato ad una piattaforma web online per la ricerca dei defunti nell'area cimiteriale interessata dai crolli. Basta inserire i dati e partono le ricerche da parte del personale cimiteriale.

Il link della piattaforma online per cercare i defunti dispersi nel crollo del 5 gennaio 2022

Immagine

Come compilare la scheda per trovare i propri cari defunti

Come funziona la piattaforma online?

Cliccando sul link, si accederà ad una scheda da compilare. Qui bisogna inserire i propri dati personali e quelli del defunto, specificando il grado di parentela, data di nascita e morte, stato della salma (resti mortali, tumulato, ceneri, inumato) ed eventuali note. Se non è possibile risalire alla data di morte o di nascita completa, ad esempio, bisogna lasciare i campi "data" vuoti e inserire le informazioni disponibili nel campo "note defunto". Ad esempio, età 80 anni circa, anno di morte 2014.

Immagine

Quindi aggiungere i dati della sepoltura: se i resti si trovavano nella cappella di San Gioacchino o dei Bianchi dei Dottori. Il tipo di sepoltura, posizione ed eventuale epigrafe. Si possono allegare vari documenti, come il contratto di concessione dell'arciconfraternita, oppure un altro documento cimiteriale che attesti la posizione del loculo (ad esempio, un vecchio bollettino dell'illuminazione votiva SELAV, un'operazione cimiteriale, la quota annuale arciconfraternita, una foto del loculo).

Immagine

Come avviene il recupero delle salme

In questi giorni proseguono le attività di recupero delle salme. Si è partiti dai loculi in alto, che vengono ripuliti e messi in sicurezza. Laddove ci sono le condizioni, si procede al recupero dei resti da parte dei vigili del fuoco.

Tutte le operazioni sono annotate. Avviene una registrazione puntuale, segnando il numero dell'operazione, giorno, ore, recupero zona, area, congrega, piano, epigrafe, loculo, non loculo, vengono fatte le foto.

I parenti dei defunti hanno chiesto al Comune e alla Curia di trovare loculi più dignitosi dove deporre provvisoriamente le salme recuperate, rispetto alla struttura provvisoria attualmente utilizzata.

Immagine
65 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views