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Covid 19

Covid Napoli, ordinanza De Magistris: Vigilia Natale e 31 dicembre piazze chiuse con assembramenti

A Napoli si chiudono le piazze in caso di assembramento nelle giornate del 24 e del 31 dicembre. Lo ha stabilito un’ordinanza del sindaco Luigi De Magistris. Le chiusure saranno provvisorie, solo per il tempo necessario a sgomberare le aree e riportare l’ordine. L’elenco completo delle strade e delle piazze a rischio.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Piazze chiuse a Napoli solo in caso di assembramenti nelle giornate della Vigilia di Natale, domani 24 dicembre, e dell'ultimo dell'anno, il 31 dicembre. Lo ha deciso il sindaco di Napoli Luigi De Magistris con l'ordinanza firmata oggi, che individua anche le piazze e le strade particolarmente a rischio affollamento, dalle vie dello shopping a quelle della movida. Anche se nelle giornate di zona rossa i bar e i ristoranti sono comunque chiusi al pubblico per il consumo all'interno come previsto dal Dpcm di Natale del 18 dicembre scorso, ma restano aperti per l'asporto fino alle 22. Aperti anche i negozi di alimentari e i supermercati. Qualcuno quindi potrebbe essere tentato dal comprare le bevande prima e portarsele in piazza per consumarle, cosa comunque vietata dalle norme durante i giorni festivi.

Ordinanza revocata, De Magistris la ripubblica

Il sindaco Luigi De Magistris aveva già preparato una ordinanza di Natale la scorsa settimana, che sarebbe dovuta entrare in vigore dal 21 dicembre, in concomitanza con il passaggio della Campania in zona gialla come previsto dal Governo Conte. Circostanza, quest'ultima non verificatasi, perché il governatore Vincenzo De Luca ha prorogato fino ad oggi la zona arancione. Per questo motivo, De Magistris aveva ritirato già sabato l'ordinanza. Oggi l'ha riproposta con delle varianti. Non ci saranno chiusure preventiva per strade e piazze, ma i divieti scatteranno solo in caso di assembramento. De Magistris ha anche lanciato un appello ai napoletani a rispettare le regole anti-Covid19, "per non vanificare i sacrifici fatti".

L'ordinanza, dal titolo “misure urgenti per fronteggiare fenomeni di assembramento su alcune strade cittadine nelle giornate del 24 e 31 dicembre 2020”, è “un provvedimento che non dispone alcuna chiusura preventiva di strade o piazze ma che individua “aree cittadine in cui, per comportamenti consuetudinari, si ritiene più elevato il rischio di affollamenti”.

Nell’ordinanza, in premessa, si sottolinea che “nei giorni 24 e 31 dicembre 2020 si applicano le misure della zona rossa, per le quali, tra l’altro, pur essendo sospese le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie e pasticcerie), resta comunque consentito l’asporto fino alle ore 22”. Il Prefetto di Napoli il 19 dicembre aveva segnalato al sindaco il “forte pericolo di assembramenti di persone presso bar e analoghe attività commerciali in detti giorni, a causa del forte radicamento tra gli abitanti della città della consuetudine degli aperitivi nelle giornate antecedenti il Natale e il Capodanno”.

Alla nota del prefetto era allegato un elenco di strade e piazze cittadine, proposto dal Questore di Napoli durante la riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica tenutasi in Prefettura lo scorso 16 dicembre, nelle quali – ad unanime avviso del Prefetto e dei responsabili delle Forze di polizia – si potrebbero verificare stazionamenti di persone all’esterno dei locali per la consumazione di alimenti e bevande acquistati”.

A Napoli si chiudono le piazze in caso di assembramento

Nella parte dispositiva dell’ordinanza, infine, si ordina “ fermo restando il rafforzamento dei controlli in tali aree – laddove le forze deputate all’ordine pubblico e sicurezza ravvisino il verificarsi di assembramenti in contrasto con le misure di prevenzione della diffusione del contagio da Covid-19 – l’interdizione delle sopraindicate aree per il solo tempo strettamente necessario a ripristinare le necessarie condizioni di sicurezza, fatta sempre salva la possibilità di accesso e deflusso agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private.”

Ecco le aree indicate nell’ordinanza del primo cittadino:

  1. via Alabardieri;
  2. via C. Poerio;
  3. vico Satriano;
  4. vico Belledonne a Chiaia;
  5. vicoletto Belledonne;
  6. via Cavallerizza;
  7. via Bisignano;
  8. piazzetta Rodinò;
  9. via Ferrigni;
  10. via Fiorelli;
  11. vico dei Sospiri;
  12. vico II Alabardieri;
  13. piazza Bellini;
  14. via Santa Maria di Costantinopoli;
  15. via Port’Alba;
  16. via San Sebastiano;
  17. via San Pietro a Majella;
  18. piazza Miraglia;
  19. piazzetta Nilo;
  20. piazza San Domenico Maggiore;
  21. via G. Paladino;
  22. via Mezzocannone;
  23. piazza San Giovanni Maggiore a Pignatelli;
  24. via De Marinis;
  25. via San Giovanni Maggiore a Pignatelli;
  26. via F. S. Gargiulo;
  27. via Candelora;
  28. largo Baracche;
  29. vico Lungo Teatro Nuovo;
  30. vico Figurelle a Monte Calvario;
  31. vico Due Porte a Toledo.
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