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Covid 19

Covid, movida vietata in Campania. Caldoro: “Fallimento delle strategie di contrasto al virus”

Stefano Caldoro, leader dell’opposizione nel Consiglio regionale della Campania, l’ordinanza emanata oggi dal governatore Vincenzo De Luca, che pone limiti alla movida, conferma il fallimento delle strategie adottate dall’amministrazione regionale per contenere la diffusione del Coronavirus, alla luce anche dell’incremento del numero dei contagi.
A cura di Valerio Papadia
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A partire da oggi, e fino al 7 ottobre, il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha emanato una nuova ordinanza con la quale si pongono grosse limitazioni alla movida, alla luce dell'incremento del numero dei contagi da Coronavirus che si è riscontrato nell'ultimo mese sul territorio. Secondo Stefano Caldoro, che ha sfidato De Luca alle elezioni dello scorso 20 e 21 settembre, adesso leader dell'opposizione di centrodestra in Consiglio regionale, le restrizioni in vigore da oggi confermano il fallimento delle strategie di contrasto al Coronavirus adottate dall'amministrazione regionale fino a questo momento.

"Le restrizioni previste nella nostra Regione sono la prova del fallimento delle strategie di contrasto al coronavirus. Sono misure sbagliate, soltanto restrittive e senza nessuna azione di concreta prevenzione" ha dichiarato Stefano Caldoro. "Manca – conclude l'ex governatore campano – una efficace protezione della salute. Così si penalizzano i cittadini e le attività economiche già duramente colpite".

La nuova ordinanza della Regione Campania

Come detto, la nuova ordinanza, la numero 75 del 29/09/2020 per la precisione, è valevole con effetto immediato, da oggi, fino al prossimo 7 ottobre. Ecco quanto prescrivono le nuove disposizioni dell'amministrazione regionale:

  • L’esercizio e la fruizione delle attività connesse a cinema, teatri e spettacoli dal vivo, ristorazione e bar, wedding e cerimonie, sono subordinati alla stretta osservanza dei protocolli;
    lo svolgimento di feste e di ricevimenti è consentito esclusivamente nel rispetto del limite massimo di 20 partecipanti per ciascun evento e nell’osservanza delle ulteriori misure previste dai protocolli;
  • Tutti gli esercizi commerciali (ivi compresi bar, chioschi, pizzerie, ristoranti, pub, vinerie, supermercati), dalle ore 22 è fatto divieto di vendita con asporto di bevande alcoliche, di qualsiasi gradazione, nonché di tenere in funzione distributori automatici. Resta consentita la somministrazione al banco, nel rispetto del distanziamento obbligatorio, nonché ai tavoli, purché nel rispetto dei protocolli vigenti. Agli esercizi che non possano garantire dette misure è fatto obbligo di chiusura alle ore 22;
  • Dalle ore 22 alle ore 6 è fatto divieto di consumo di bevande alcoliche, di qualsiasi gradazione, nelle aree pubbliche ed aperte al pubblico, ivi comprese le ville e i parchi comunali, nonché nelle aree prospicienti bar ed altri locali pubblici;
  • Resta sospesa l’attività di sagre e fiere e, in generale, ogni attività o evento il cui svolgimento o fruizione non si svolga in forma statica e con postazioni fisse.
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