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Covid Campania, De Luca chiede il coprifuoco e valuta di riaprire le scuole elementari

Le anticipazioni sulla nuova ordinanza della Regione Campania, che De Luca dovrebbe firmare nelle prossime ore, indicano come il governatore campano abbia chiesto al governo di attuare il coprifuoco dal prossimo fine settimana: tutte le attività chiuse dalle ore 23 alle ore 5 e divieto di circolare dopo le 24. Si valuta anche la riapertura delle scuole elementari dal 26 ottobre.
A cura di Valerio Papadia
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"Si è svolto questa mattina un incontro con le organizzazioni sindacali della scuola nel corso del quale è stata espressa piena condivisione per le misure adottate per prevenire e contrastare l'emergenza Covid. Nel corso dell'incontro sono state comunicate le prossime iniziative al vaglio dell’Unità di Crisi e che saranno oggetto dell'Ordinanza che sarà pubblicata a breve, di cui si anticipano i contenuti". Con questa comunicazione la Regione Campania ha anticipato il contenuto della nuova ordinanza che sarà emanata nelle prossime ore. Come si rende noto, De Luca valuta la riapertura delle scuole elementari a partire dal prossimo 26 ottobre, nonché l'avvio di progetti di didattica in presenza per alunni autistici e con disabilità.

Le anticipazioni dell'ordinanza parlano anche del cosiddetto coprifuoco, la cui attuazione, sul modello Lombardia, era già stata preventivata da De Luca nelle scorse ore. "Per quanto riguarda le altre decisioni relative alla prevenzione e al contrasto dell'epidemia, la Regione ha chiesto al Ministro della Salute di condividere e disporre la sospensione di ogni attività dalle 23 alle 5 del mattino e degli spostamenti dalle 24, a partire dal prossimo fine settimana, sull'intero territorio regionale" si legge nella nota della Regione Campania.

Covid, in Campania stop agli spostamenti tra province

Inoltre, la comunicazione dell'amministrazione regionale rende noto anche che la prossima ordinanza conterrà disposizioni che limitano gli spostamenti tra le province campane: "Per contrastare assembramenti e ridurre comunque la mobilità, l’Ordinanza prevederà la limitazione degli spostamenti interprovinciali, se non giustificati – previa autocertificazione – da motivi di lavoro, sanitari, scolastici, socio-assistenziali, approvvigionamento di beni essenziali".

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