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Corteo per la Palestina al centro di Napoli, chiuso Corso Umberto: bus deviati

Corteo a Corso Umberto a Napoli per la Palestina libera, deviati i bus dell’Anm. La Comunità Palestinese: “In piazza per dire stop alla guerra”
A cura di Pierluigi Frattasi
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Foto Fanpage.it
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Manifestazione a Napoli per la Palestina e contro le violenze nella Striscia di Gaza e l'operazione militare di Israele. Un lungo corteo, con bandiere, striscioni e megafoni, è partito oggi pomeriggio, sabato 15 maggio 2025, dipanandosi per il centro del capoluogo partenopeo. I manifestanti marciano su Corso Umberto I, in direzione di piazza Bovio. Deviati i bus dell'Anm diretti verso piazza Municipio, mentre si circola nel senso opposto. Altri cortei sono in corso oggi in altre grandi città italiane, come Roma, Milano e Firenze, oltre a Napoli.

I manifestanti stanno intonando slogan per chiedere la liberazione della Palestina. La manifestazione era stata annunciata la scorsa settimana dalle associazioni pro Palestina libera, per chiedere la pace in Medio Oriente. L'evento è stato organizzato a pochi giorni dal ricordo della Nakba, l'esodo dei palestinesi del 1948, che fu preceduto dal ritiro dei britannici, avvenuto proprio il 15 maggio. "Il popolo palestinese – si legge in una nota – necessita di tutto il supporto del movimento di solidarietà che negli anni ha dimostrato la sua vicinanza alla causa della Palestina".

La Comunità Palestinese: "In piazza per dire stop allo sterminio"

Yousef Salman, presidente della Comunità palestinese di Roma e del Lazio, ha detto: "La piazza è stata anche convocata per dire basta a questo sterminio, a questo genocidio che Israele, nell'indifferenza, nel silenzio della comunità internazionale, continua a compiere contro il popolo palestinese. Noi speriamo che in questo momento l'Europa cominci a farsi sentire. Perché l'Europa e la Palestina si affacciano sullo stesso mare, il Mediterraneo: e quindi l'Europa, che ha sempre parlato dell'opzione due Stati per due popoli come soluzione di questo conflitto che perdura non dal 7 ottobre ma da 77 anni, speriamo ufficialmente cominci a far sentire la sua voce e a compiere degli atti concreti per fermare il cessate il fuoco e per fermare questo genocidio. Siamo ancora in piazza per l'ennesima volta, ma questa volta anche per ricordare il 77esimo anniversario della Nakba, la catastrofe del popolo palestinese. Siamo scesi in piazza per ricordare quella immagine triste che purtroppo sta per ripetersi".

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