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Covid 19

Coronavirus Campania, 3.166 contagi e 34 morti 11 novembre: bollettino ufficiale

Covid, i numeri della pandemia in Campania: oggi 3.166 contagi su 18.446 tamponi. Ieri erano stati 2.716 su 14.290 tamponi analizzati. Altri 34 morti, il totale complessivo è di 896. La Campania resta per ora ancora in zona gialla, ma il rischio di un lockdown mirato nelle province di Napoli e Caserta cresce.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Sono 3.166 i nuovi casi di coronavirus in Campania, a fronte di 18.446 tamponi analizzati. Ieri erano stati 2.716 su 14.290 tamponi. I decessi registrati quest'oggi sono 34, che portano il totale a 896. I guariti delle ultime 24 ore sono 690, per un totale di poco più di 18mila guarigioni. La Campania si conferma così la seconda regione d'Italia per numero di contagi complessivi (dietro la Lombardia) e terza per numero di contagi totali da inizio pandemia (dietro Lombardia e Piemonte).

Guariti, decessi e contagi: i numeri della pandemia in Campania

Questi i numeri della pandemia da coronavirus in Campania: i ricoverati sono oltre 2mila, di cui 181 in terapia intensiva. I decessi aumentano vertiginosamente: 34 registrati nelle ultime 24 ore, che fanno schizzare i primi dieci giorni di novembre a quota 220 morti, più di quelli dell'intero mese più nero della pandemia (ottobre, con 213 decessi, di poco avanti ad aprile, con 211 morti).

  • Ricoverati in ospedale: 2.077 (+16)
  • Ricoverati in intensiva: 181 (-12)
  • In isolamento domiciliare: 74.412 (+2.438)
  • Positivi attuali: 76.670 (+2.442)
  • Guariti: 18.355 (+690)
  • Decessi: 896 (+34)
  • Casi totali: 95.921 (+3.166)
  • Tamponi totali analizzati: 1.172.232 (+18.446)
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La Campania ancora zona gialla, ma "differenziata"

Dopo la scelta di inserire la Campania tra le zone gialle, tra mille polemiche, a distanza di una settimana la regione guidata da Vincenzo De Luca non cambia zona. Almeno per il momento, la Campania non sarà spostata né in zona arancione né in quella rossa. Restano tuttavia delle restrizioni ad hoc decise dalla Regione, che la rendono più simile alle zone arancioni in alcuni casi (divieto di spostamenti interprovinciali) e più stringenti che nelle zone rosse (didattica a distanza sospesa per tutte le scuole, comprese quelle dell'infanzia).

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