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Campania zona gialla: cosa cambia e perché sarà più restrittiva delle altre regioni

La Campania da oggi venerdì 6 novembre è zona gialla per il Governo, ma tendente all’arancione per la Regione: questo perché alcune ordinanze firmate da De Luca (l’ultima ieri notte) ha imposto ulteriori limitazioni non previste per le zone gialle. I principali cambiamenti sono per scuole e spostamenti.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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La Campania diventa da oggi "zona gialla", ovvero la fascia più bassa delle tre stilate dal Governo con il nuovo DPCM. Ma diversamente dalle altre regioni nella medesima fascia, la Campania sarà comunque una regione "a metà" tra la fascia gialla e quella arancione: questo perché la Regione Campania ha sancito altre regole ad hoc, che andranno a limitare quello che invece, per il Governo, sarebbe consentito nelle zone gialle: dalla didattica in presenza agli spostamenti tra province, la Campania insomma somiglia più ad un giallo tendente ad arancione, almeno sul piano legislativo.

In Campania stop alla didattica in presenza

La prima differenza sostanziale riguarda la didattica in presenza. Secondo il DPCM, per le regioni in zona gialla è consentita per scuole dell'infanzia, elementari e medie, sospesa per gli altri istituti (superiori e universitari), fatte salve le solite eccezioni. In Campania invece la didattica in presenza è sospesa del tutto: dalle scuole dell'infanzia alle università si potrà seguire solo in remoto, con le uniche eccezioni di studenti disabili o affetti da disturbi dello spettro autistico. Una prima grande differenza anche rispetto alle regioni in zona rossa, che vedono ad esempio la didattica a distanza per le sole scuole dell'infanzia, elementari e prima media.

No allo spostamento tra province

Le regioni in fascia gialla non prevedono limitazioni alla circolazione interna dei cittadini: viene solo "raccomandato" di spostarsi in caso di effettivo bisogno, ma in nessun caso viene vietato al cittadino di spostarsi da un comune all'altro. In Campania invece, seppur in zona gialla, gli spostamenti sono vietati tra comuni di province diverse, salvo motivi di lavoro, salute e via dicendo. In ogni caso, il cittadino che ad esempio da un qualunque comune della provincia di Napoli voglia raggiungere un comune di quella di Salerno o viceversa, dovrà produrre un'autocertificazione da presentare alle forze dell'ordine durante i controlli. E qui corrisponde alle regole previste per le regioni in "fascia arancione".

I punti in comune con le altre zone gialle

Ad essere invece applicati come nelle altre regioni indicate come "zone gialle" sono il coprifuoco dalle 22 alle 5 (in Campania era dalle 23 alle 5: quindi da oggi si "anticipa" di un'ora), la chiusura alle 18 di bar, ristoranti ed attività di ristoro (che in Campania era già applicato da diversi giorni), mentre il servizio a domicilio e l'asporto (con il divieto di consumazione sul posto o nelle vicinanze) viene "anticipato" alle 22 per coincidere con l'orario del nuovo coprifuoco (prima era previsto per le 22.30, con coprifuoco alle 23). Chiusi i centri commerciali nel fine settimana e nei giorni prefestivi, ma resteranno aperti all'interno negozi alimentari, farmacie, parafarmacie ed edicole al loro interno. La capienza sui mezzi pubblici è del 50%, mentre restano chiusi musei, mostre, parchi archeologici (finora aperti in Campania), ed i corner per giochi e bingo in bar e tabaccherie. Parrucchieri e barbieri lavoreranno senza problemi (come anche nelle zone arancioni o rosse), seppur solo su appuntamento e nel rispetto di specifici protocolli.

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