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Trasporto pubblico a Napoli

Concorso per autista bus a Napoli, l’esame è online ma in stanze ‘bunker’: sorvegliati da telecamere

Autista dei bus a Napoli, l’esame scritto è da remoto ma a prova di copia, con stanze ‘blindate’ e controllori. I candidati sorvegliati dalle fotocamere di cellulari e pc.
A cura di Pierluigi Frattasi
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La stanza necessaria per sostenere l'esame da autisti
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Per diventare autista dei bus pubblici a Napoli non basta saper guidare il pullman, ma bisogna superare una prova scritta da remoto collegato da casa. Dove occorre allestire una vera e propria stanza “bunker”. L’Anm, l’azienda dei trasporti di Napoli, ha infatti indicato una serie di requisiti per l’ambiente in cui si svolge l’esame da casa. Si tratta di regole rigorosissime, senza le quali si è esclusi dalla prova. Oltre ad avere un proprio computer e uno smartphone e una connessione internet, occorre bisogna posizionarsi, «a pena di esclusione», in una stanza «che abbia un’unica porta d'accesso, che sia silenziosa, priva di altre persone – assicurarsi che non entrino altri nel corso della prova – e correttamente illuminata».

L'esame a prova di copia: stanze blindate e controllori

Le prove prevedono 30 domande a risposta multipla in 40 minuti e si sono tenute a marzo, a distanza, perché ancora in periodo di emergenza sanitaria Covid, che è terminata il 31 marzo scorso. C'è però da dire che altri enti pubblici in questi mesi hanno condotto tranquillamente prove di esame in presenza, prendendo alcuni ovvi accorgimenti per il distanziamento. Nelle istruzioni fornite ai concorrenti per i 200 posti messi a bando, l’Anm ha dettato anche i requisiti per l’ambiente dove è obbligatorio tenere la prova.

Qualche esempio? La porta di accesso alla stanza deve essere «chiusa ed inquadrabile dal dispositivo mobile, collocato alle spalle del candidato». Computer e telefono smartphone devono avere il 100% di carica, essere collegati alla presa elettrica e non andare in blocco per tutta la prova. Il telefonino va messo in modalità aereo. Entrambi devono essere collegati alla piattaforma per l’esame, senza avere accesso ad altre schede. Per controllare il candidato, la videocamera ed il microfono del dispositivo mobile devono restare attivi per tutta la durata della prova. Ovviamente, vietato l’uso di testi, pubblicazioni e manoscritti e fogli bianchi per prendere appunti.

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I candidati sorvegliati dalle fotocamere di cellulari e pc

Ma chi vigila? Per tutta la durata della prova, il candidato è sottoposto al controllo del cosiddetto "proctor", ossia il responsabile dell'aula virtuale. Prima dell’inizio della prova, attraverso comunicazione riservata, il candidato deve consentire al proctor di verificare che non vi siano irregolarità ed interferenze di alcun tipo e che la stanza sia allestita così come previsto, perché qualsiasi irregolarità equivale alla esclusione dalla prova. In qualunque momento, anche durante lo svolgimento della prova, i proctor possono chiedere di muovere il dispositivo mobile dotato di webcam ed effettuare un controllo dell’ambiente circostante.

Cosa può fare il Proctor? Ecco qualche esempio:

  • richiedere di visualizzare la stanza, ambiente fisico, dove si trova il candidato;
  • richiedere di visualizzare il volto del candidato;
  • far posizionare correttamente il dispositivo mobile alle spalle in qualunque momento;
  • sospendere e riattivare la prova;
  • verificare durante tutta l’erogazione, che videocamera e microfono del dispositivo mobile del candidato siano sempre attivi;
  • segnalare al candidato il comportamento potenzialmente od evidentemente fraudolento e dare comunicazione al candidato stesso che si procederà al controllo mediante visione della registrazione;
  • interrompere le prove in qualsiasi momento nel caso si riscontrino casi o tentativi di illeciti;

Per finire, nel caso in cui il candidato dovesse uscire o non essere più inquadrato nella propria postazione di lavoro o procedesse a disattivare la videocamera o il microfono viene escluso. 

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