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Elezioni amministrative Napoli 2021

Comunali, disastro Maresca: fuori 3 liste al Comune e nelle Municipalità: “Faremo ricorso”

Escluse ufficialmente le liste “Catello Maresca” e “Maresca Sindaco”, probabile l’esclusione della lista leghista “Prima Napoli”, la coalizione di centrodestra perde centinaia di candidati a 4 settimane dal voto. Il pm: “Faremo ricorso, sono formalismi di un diritto desueto”. A rischio le candidature di tanti big da Perez a Langella, da Diodato a Palomba. Nelle municipalità Fratelli d’Italia sarebbe fuori in 8 municipalità su 10.
A cura di Antonio Musella
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Alla fine sono state escluse le due liste civiche a sostegno del candidato Sindaco del centrodestra Catello Maresca, la commissione prefettizia ha escluso per ora dalla competizione elettorale del 3 e 4 ottobre le liste "Catello Maresca" e "Maresca Sindaco" sia al Comune di Napoli che nelle dieci Municipalità. Un colpo duro per il pm anticamorra, che nei recenti sondaggi starebbe distante di oltre 15 punti da Gaetano Manfredi, che perde in un solo colpo 80 candidati al consiglio comunale. Maresca ha annunciato il ricorso al TAR che dovrà decidere nei prossimi giorni se riammettere o meno le due civiche per le elezioni di ottobre.

"Non ce lo aspettavamo, sono formalismi di un diritto desueto"

E' stupito Maresca dalla decisione della commissione prefettizia: "Eravamo già dentro stavano consegnando il resto della documentazione ma ci hanno impedito l'accesso e oggi ci dicono che mancano quei documenti, non me lo aspettavo. Gli avvocati sono già al lavoro e fare ricorso, crediamo che il diritto dei cittadini e dei candidati sia un diritto assoluto che prevale su questi formalismi che sa di diritto desueto". Diversi video avevano mostrato l'arrivo dei delegati delle liste di Maresca alla sede dell'anagrafe elettorale del Comune di Napoli al Parco Quadrifoglio, dopo le ore 12 di sabato 4 settembre, termine ultimo per la presentazione della documentazione. Nelle due civiche escluse tra i candidati figura anche Pietro Diodato, ex Fratelli d'Italia protagonista la notte precedente la chiusura delle liste di una scazzottata con il consigliere regionale Marco Nonno. I due, come riportato da Fanpage.it, si sono accusati a vicenda, Nonno dice che Diodato voleva rubare la documentazione e lo ha colpito con un gomito, Diodato dice che Nonno gli ha spaccato la fronte con una testata. Fatto sta che proprio nella notte tra il 3 e 4 settembre Diodato si è presentato al comitato elettorale di Catello Maresca chiedendo di essere candidato, insieme ai candidati a lui collegati nelle Municipalità, nelle civiche del pm. Tutta la documentazione è stata rifatta e da lì il ritardo che per ora sta portando all'esclusione delle due liste, compresa quella di Diodato, dalla competizione elettorale. "Siamo sicuri che la sostanza l'abbiamo fatta, poi nella ressa è stato impedito di completare la procedura, questo ritardo non può essere addebitato a noi. Per me non cambia nulla andiamo avanti, speriamo di farlo nelle condizioni migliori possibili" ha sottolineato Maresca.

Fuori anche la Lega con "Prima Napoli" a rischio tanti candidati top

Anche la lista della Lega di Matteo Salvini è stata consegnata in ritardo, le immagini mostrano chiaramente il consigliere regionale Severino Nappi che arriva alle 12:03 a consegnare la documentazione. "E' già pronto il ricordo – spiegano in una nota Valentino Grant e Sevenino Nappi – siamo sicuri che la magistratura saprà valutare quanto è accaduto". A rischio ci sono le candidatura di alcuni top player della coalizione di Catello Maresca, come il "Re dei Caf" Vincenzo Perez e l'ex Forza Italia Stefano Palomba, candidati della lista "Prima Napoli". Della Lista "Catello Maresca" oltre al già citato Pietro Diodato, ci sarebbe Ciro Langella, il consigliere uscente che ha sostenuto De Magistris e vicino all'ambiente dei tassisti. Nella lista "Catello Maresca Sindaco" invece restano esclusi la giornalista Giuliana Covella e l'ex assessore di De Magistris Daniela Villani. Fuori anche il "Partito Animalista" altra lista collegata a Catello Maresca. Un vero e proprio disastro che potrà essere sanato solo dall'intervento del TAR ma che, inevitabilmente, avrebbe comunque drammaticamente rallentano la campagna elettorale del centrodestra. La situazione nelle Municipalità è ancora più grave, ove mai fosse possibile. Il centrodestra si è presentato diviso nelle 10 Municipalità, con Fratelli d'Italia che non è andata in coalizione con il resto dello schieramento che al Comune sostiene Maresca. Le liste del partito di Giorgia Meloni sarebbero escluse in 8 municipalità su 10. Mentre nel resto delle Municipalità lo schieramento di Maresca, già zoppo del mancato appoggio degli ex An, perderebbe anche le due civiche e la lista della Lega. In questo scenario appare davvero un'impresa riuscire a strappare almeno una delle dieci municipalità al centrosinistra che si presenta compatto con 13 liste a sostegno dei propri candidati presidente in tutte le municipalità.

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