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Cognati uccisi a Sant’Antimo, Caiazzo: “Non mi facevano vedere i nipotini. Non ricordo di aver sparato a Brigida”

Raffaele Caiazzo, durante l’interrogatorio, ha ammesso l’omicidio di Luigi Cammisa e di essere andato da Maria Brigida Pescane, ma non ricorderebbe altro.
A cura di Nico Falco
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Ha ammesso di avere ucciso il marito della figlia, Luigi Cammisa, e di essere poi andato in casa del figlio, ma poi ha un vuoto di memoria: l'ultimo ricordo di Raffaele Caiazzo, accusato del duplice omicidio di ieri a Sant'Antimo (Napoli), si fermerebbe a quando era davanti all'uscio dell'appartamento dove era la 24enne Maria Brigida Pesacane, moglie del figlio, poi un salto fino a quando era davanti ai carabinieri di Gricignano d'Aversa, dove si è costituito qualche ora dopo.

Il movente: "Non volevano farmi vedere i miei nipotini"

Nei confronti dell'uomo, assistito dall'avvocato Luigi Ciocio, la Procura di Napoli Nord ha emesso ieri sera un provvedimento di fermo, al termine di un lungo interrogatorio. Il 44enne originario di Caserta avrebbe ammazzato i due giovani perché convinto che avessero una relazione extraconiugale; è accusato di duplice omicidio, con le aggravanti dei futili motivi e di avere agito contro un affine in linea diretta, e di detenzione e porto d'armi abusivi.

Nel corso dell'interrogatorio Caiazzo ha detto di essere sicuro che le due vittime avessero una relazione, convinzione che sarebbe nata anche dal fatto che avrebbe visto il ragazzo uscire dall'edificio in cui abita la ragazza. Per questo motivo c'erano state già furiose liti coi parenti, che gli avrebbero dato del bugiardo e dello sfasciafamiglie. L'ultima discussione proprio la sera del 7 giugno, poche ore prima dell'omicidio: in quella circostanza gli avrebbero detto che non gli avrebbero fatto vedere i nipotini e questo avrebbe fatto scattare il proposito assassino.

Duplice omicidio a Sant'Antimo, le vittime erano cognati

Cammisa, operaio edile e padre di due bambini, nati dalla relazione con la figlia di Caiazzo, è stato ammazzato con diversi colpi di pistola nei pressi di casa sua, alle 6.30, era appena uscito di casa per andare al lavoro: quando i carabinieri sono intervenuti in piazzetta Sant'Antonio in seguito a una segnalazione di spari lo hanno trovato esanime a terra. Pochi minuti dopo, il secondo intervento, in via Caruso, dove erano stati segnalati altri colpi d'arma da fuoco: nell'appartamento i militari hanno trovato il corpo senza vita di Maria Brigida Pesacane, uccisa mentre erano in casa i due bambini di due e quattro anni, figli della vittima e del figlio di Caiazzo; secondo i primi rilievi sarebbe stata colpita alle spalle mentre era in bagno.

In carcere Raffaele Caiazzo per duplice omicidio

Caiazzo, in un primo momento resosi irreperibile, una volta saputo di essere ricercato si è costituito presso i carabinieri della stazione di Gricignano d'Aversa (Caserta); è stato prima condotto alla Compagnia di Giugliano e, dopo un lungo interrogatorio, la Procura di Napoli Nord ha emesso il fermo e disposto il trasferimento nel carcere di Poggioreale, dove resterà in attesa dell'udienza di convalida del provvedimento, che si terrà nei prossimi giorni.

Il probabile movente è emerso nel corso delle fasi iniziali delle indagini. L'arma del delitto non è stata ritrovata, presumibilmente persa in quelle ore di "vuoto" delle quali l'uomo sostiene di non ricordare nulla. L'udienza di convalida potrebbe essere fissata per domani mattina, 10 giugno.

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