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Covid 19

Code in farmacia per i tamponi a Napoli, Federfarma: “Richieste aumentate 10 volte a Natale”

Il presidente di Federfarma Napoli, Riccardo Iorio, a Fanpage.it: “Tante richieste di test dopo i cenoni, ma non c’è carenza di tamponi o mascherine Ffp2”
Intervista a Riccardo Iorio
presidente Federfarma Napoli
A cura di Pierluigi Frattasi
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“Abbiamo avuto un aumento di 10 volte delle richieste dei tamponi nelle farmacie a Napoli nei giorni delle feste di Natale. Ma vogliamo rassicurare tutti che i tamponi ci sono, così come le mascherine Ffp2, e non c’è alcun problema sulle forniture. Attenti, però, ai tamponi venduti senza controlli che si trovano anche nei supermercati: noi li sconsigliamo”. Non ha dubbi Riccardo Iorio, presidente di Federfarma Napoli, che interviene a Fanpage.it sulle code per i tamponi anti-genici rapidi in farmacia di questi giorni: “Rinnovo l’appello a vaccinarsi perché la grandissima parte dei positivi non è vaccinata”.

Presidente, in questi giorni si vedono file lunghissime all’esterno delle farmacie per fare i tamponi. È aumentata la domanda?

Sì, c’è un aumento della richiesta in questi giorni delle feste di Natale. Nella mia farmacia abbiamo avuto un aumento di circa 10 volte rispetto alla settimana del 20 dicembre. Ma se ci sono code, bisogna considerare che i tempi sono dettati anche dalla procedura amministrativa. Prima di eseguire il test, va fatta la registrazione sulla piattaforma che richiede 5 o 6 minuti. Poi bisogna attendere il risultato del tampone per altri 15 minuti. Ma questo non comporta rallentamenti per gli altri clienti, perché le file sono diverse. Chi deve comprare i farmaci segue un altro percorso. E le farmacie si sono attrezzate con personale in più proprio per fare i tamponi.

Quali possono essere i motivi dell’aumento delle richieste?

Da quello che ci risulta, molti chiedono il tampone perché sono stati in contatto con qualcuno che ha avuto il Covid. Altri perché sono stati ai cenoni con parenti ed amici e vogliono essere tranquilli. Ci sono anche molti bambini in classi dove probabilmente ci sono stati positivi, quest’ultima una fascia che andrà a calare nei prossimi giorni, considerando che le scuole si sono chiuse la scorsa settimana. Alcuni sono figli di famiglie No Vax.

C’è carenza di tamponi?

Al momento non c’è alcuna carenza. Abbiamo ordinato senza alcuna difficoltà i nuovi tamponi. Anche per le mascherine Ffp2 non abbiamo difficoltà di approvvigionamento.

I prezzi sono aumentati?

Solo per noi farmacisti, ma gli incrementi sono molto lievi, in genere tra 10 o 20 centesimi. Per i clienti resta il prezzo massimo calmierato di 15 euro per gli adulti, secondo il protocollo d’intesa nazionale di Federfarma, e di 8 euro per i bimbi e i ragazzi da 12 a 18 anni.

C’è anche chi fa il tampone a domicilio?

Ci sono cittadini che li comprano e li fanno a casa da soli. Alcuni tamponi si vendono anche nei supermercati e sono autorizzati. Ma è un fenomeno che non condividiamo. Noi abbiamo avuto delle richieste, ma non li abbiamo mai venduti. Non c’è certezza, poi, che questi tamponi, nel caso siano positivi, vengano inseriti in piattaforma – e questo rischia di inficiare il sistema della prevenzione (ndr) – Mentre alcuni test salivari non sono attendibili. Io li sconsiglio, anche se magari costano un po’ meno.

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