Clara Pinto muore poche ore dopo il parto a Nola, aperta inchiesta

Il cuore di Clara Pinto, 35 anni, ha smesso di battere intorno alle 19 di sabato scorso, 3 luglio, pochissime ore dopo aver partorito il suo primo figlio nell'ospedale di Nola. Il referto parla di arresto cardiocircolatorio, ma i familiari vogliono vederci chiaro: vogliono capire se tra i due eventi ci sia una relazione, se, soprattutto, ci sia stato un errore medico che potrebbe in qualche modo aver portato alla morte della ragazza di Poggiomarino (Napoli), che non aveva evidenti problemi di salute.
La famiglia di Clara ha sporto denuncia ai carabinieri, la cartella clinica è stata sequestrata e la salma è stata trasportata al Policlinico Federico II di Napoli per l'autopsia. In ospedale la 35enne era stata ricoverata il 30 giugno scorso. La gestazione era terminata in anticipo e i medici avevano disposto il ricovero che sarebbe servito per una stimolazione che avrebbe portato al parto naturale. Le procedure vanno avanti fino al 2 luglio, ma inutilmente. La mattina del 3 luglio, sabato scorso, si decide di cambiare strategia e di procedere col taglio cesareo.
Il piccolo nasce intorno alle 7 e sembra essere andato tutto per il verso giusto: il bambino sta bene e Clara, seppur comprensibilmente stanca, non sembra avere particolari problemi. Bastano poche ore, però, perché la situazione cambi. La ragazza è molto stanca, fatica anche a tenere il neonato in braccio. Accusa un forte dolore allo stomaco, intorno alle 17:30 invia un messaggio alla cugina e si dice stremata. Poi le comunicazioni cessano. Alle 19:30 il marito, Lorenzo Meo, riceve una chiamata dall'ospedale: c'è stato un problema, la moglie è in Rianimazione. Quando il ragazzo arriva, gli spiegano che Clara è morta.