Cinquecento euro di multa per chi si prostituisce in strada e per i clienti: ordinanza del sindaco di Qualiano

"I comportamenti messi in atto sia dalle prostitute che dai clienti sono incontestabilmente offensivi di molteplici interessi della collettività e valori e diritti costituzionalmente tutelati, quali la morale pubblica ed il comune sentimento di pudore della cittadinanza, la sanità, la sicurezza e tranquillità pubblica, la convivenza civile e la coesione oltre a costituire intralcio ad un deflusso sicuro della circolazione automobilistica laddove il cliente si avvicini con la propria autovettura".
Il sindaco di Qualiano, Raffaele De Leonardis, comune della provincia di Napoli, firma l'ordinanza contro la prostituzione. Multe da 200 a 500 euro, sia per chi esercita la prostituzione che per i clienti, sorpresi in strada.
Il provvedimento del sindaco è stato pubblicato ieri, 10 novembre, e sarà in vigore fino al 31 dicembre 2025. Si tratta di un'ordinanza sindacale "urgente", di durata temporanea di due mesi, "finalizzata – si legge nel dispositivo – al superamento del degrado del territorio per il decoro e la vivibilità dei luoghi con contrasto al fenomeno della prostituzione". Non riguarderà tutto il territorio cittadino, ma solo una parte, nello specifico il tratto di strada lungo la Circumvallazione esterna e a ridosso della zona di “Ponte Riccio”, all'altezza dello svincolo con via Grande Viabilità e la zona Asi.
I sindaci possono firmare ordinanze di questo tipo, che hanno carattere di urgenze e provvisorietà, ma che in genere riguardano il decoro urbano. In questo caso, il primo cittadino è intervenuto su una materia che è già disciplinata dalla legge nazionale, quella della prostituzione, con una interpretazione estensiva. De Leonardis cita la legge Merlin del 1958 – quella che ha abolito le "case chiuse" – modificata, poi, nel 1999, quando la contravvenzione è stata trasformata in illecito amministrativo. Nonché le norme di comportamento in luogo pubblico. In Italia, è bene ricordare, la prostituzione individuale non è reato, mentre lo sono lo sfruttamento e il favoreggiamento.
"Emergenza prostituzione a Qualiano, c'è rischio anche di incidenti"
"In alcune zone periferiche del territorio di questo Comune – sottolinea il sindaco – il fenomeno della prostituzione su strada non accenna ad attenuarsi, nonostante l'intensificazione delle azioni di contrasto con azioni mirate da parte delle forze di Polizia. Fenomeno, presente in Via Circumvallazione Esterna, altezza svincolo con Via Grande Viabilità e zona ASI, che pregiudica il decoro e la vivibilità urbana nonché le condizioni di vita dei cittadini residenti, costituendo fonte di degrado urbano ed insicurezza, come testimoniato dalla pluralità di segnalazioni, denunce ed esposti tesi a evidenziare la insostenibilità della convivenza col fenomeno".
La prostituzione, secondo l'ordinanza, avrebbe "conseguenze negative sulla sicurezza della circolazione stradale, nonché sull'ordinato e civile uso delle strade ed incroci, dal momento che i soggetti che richiedono prestazioni sessuali, sono prevalentemente alla guida di veicoli in circolazione sulla pubblica via e compiono spesso manovre pericolose ed imprevedibili, mettendo così a rischio la sicurezza della circolazione stradale e la pubblica incolumità".
Il rischio di ronde di cittadini
Ma non solo, perché tra gli altri rischi citati nell'ordinanza, si ventilerebbe anche l'ipotesi della possibilità di "ronde" di cittadini. Riferendosi al fenomeno della prostituzione dilagante, il sindaco argomenta: "Quanto appena detto genera, in seno alla cittadinanza, disagio ed allarme e potrebbe alimentare forme di organizzazione spontanea ed autogestita di controllo del territorio, con il rischio concreto di dare luogo a episodi di grave conflittualità sociale".
Da qui, l'ordinanza "nelle aree periferiche e precisamente in Via Circumvallazione Esterna, per la parte ricadente nel territorio di competenza, allo svincolo di quest'ultima per la cosiddetta ‘via Grande Viabilità' e nelle aree adiacenti". Si tratta, infatti, di una strada che per l'altra parta è di competenza del vicino comune di Giugliano in Campania.

Cosa dice l'ordinanza sulla prostituzione a Qualiano
Ma cosa dice l'ordinanza sindacale numero 16 del 6 novembre sulla prostituzione del Comune di Qualiano? Vengono disposti numerosi divieti. Eccoli di seguito:
- È fatto divieto a chiunque, posto alla guida di un veicolo, di rallentare la marcia, di effettuare fermate anche di breve durata, di accostarsi al margine destro della strada, di eseguire manovre pericolose o di intralcio alla circolazione al fine di contattare o di concordare prestazioni sessuali a pagamento che limitano la libera e corretta fruizione degli spazi pubblici compromettendo la circolazione stradale, la vivibilità ed arrecando pregiudizio alla civile convivenza dei residenti nelle zone interessate da tali attività.
- Inoltre è fatto divieto a chiunque di porre in essere comportamenti diretti in modo non equivoco ad offrire prestazioni sessuali a pagamento, consistenti nell'assunzione di atteggiamenti di richiamo, di invito, di saluto allusivo ovvero nel mantenere abbigliamento indecoroso o indecente in relazione al luogo, ovvero nel mostrare nudità, ingenerando la convinzione di esercitare la prostituzione.
- 1) La violazione si concretizza con lo stazionamento e/o l'appostamento della persona e/o l'adescamento di clienti e l'intrattenersi con essi e/o con qualsiasi altro atteggiamento o modalità comportamentali, compreso l'abbigliamento, che possano ingenerare la convinzione che la stessa stia esercitando la prostituzione;
- 2) di richiedere informazioni a soggetti che pongano in essere i comportamenti consistenti nell'assunzione di atteggiamenti di richiamo, di invito, di saluto allusivo, che indossino un abbigliamento indecoroso o indecente in relazione al luogo ovvero mostrino nudità e/o di concordare con gli stessi l'acquisizione di prestazioni sessuali a pagamento;
- 3) alla guida di veicoli, di eseguire manovre pericolose o di intralcio alla circolazione stradale al fine di richiedere informazioni a soggetti che pongano in essere comportamenti e atteggiamenti di richiamo, di invito, di saluto allusivo, che indossino abbigliamento indecoroso o indecente o che mostrino nudità e/o di concordare con gli stessi l'acquisizione di prestazioni sessuali a pagamento.