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Chi sciopera a Napoli l’8 marzo 2024, dalla scuola alla sanità: i mezzi e i settori a rischio

Sciopero generale l’8 marzo anche a Napoli: a rischio trasporti, sanità, scuole, adesione anche da Autostrade e Vigili del Fuoco. Regolari invece Anm ed Eav.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Immagine di repertorio
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Anche a Napoli sciopero generale di tutti i settori pubblici e privati per venerdì 8 marzo 2024: a rischio trasporti, scuola, sanità ma anche Vigili del Fuoco e Autostrade. Una protesta contro la disparità di genere, ma anche contro la discriminazione salariale e tutte le guerre, si legge nelle motivazioni dei sindacati che hanno aderito allo sciopero generale, come Flc CGIL, Slai Cobas, Adl Cobas, Cobas Usb, Cobas Sub, Osp Faisa Cisal, Usi Cit, Clap, Si Cobas, Cub Trasporti, Uitrasporti, Usi 1912 e Uiltec Uil.

Anm e Eav non aderiscono allo sciopero: bus, metro e tram garantiti

Al momento, i lavoratori dell'Azienda Napoletana Mobilità e dell'Ente Autonomo Volturno non aderiranno allo sciopero. Di conseguenza, non dovrebbero esserci particolari problemi legati alla circolazione dei mezzi di trasporto pubblici su gomma, metropolitane e così via.

Possibili ripercussioni sulla metro linea 2 Trenitalia

Diverso il discorso per Trenitalia, che oltre alle linee regionali e nazionali gestisce la Linea 2 della metropolitana di Napoli. Il personale aderirà allo sciopero dalle 00.00 alle 21:00, ma le corse di garanzie saranno garantite, soprattutto quelle supplementari che partiranno dopo il termine dello sciopero e al termine della partita Napoli-Torino, aggiunte proprio per permettere un miglior deflusso dei tifosi dallo Stadio Maradona.

Scuole e sanità a rischio per lo sciopero

Lo sciopero riguarderà anche il settore dell'istruzione., dagli asili nido alle materne, passando per il personale di medie, superiori e università. Anche il settore sanità aderirà alla protesta, con i sindacati che fanno sapere che le prestazioni potranno "subire ritardi o disservizi. Sono comunque garantiti i servizi minimi essenziali, tra i quali il Pronto Soccorso e le urgenze, l'assistenza diretta ai degenti. Sarà, inoltre, data priorità alle emergenze e alla cura dei malati più gravi e non dimissibili".

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